Un’estate intensa e di grande fermento per Siena Jazz, che con la 55ª edizione dei Seminari Internazionali ha confermato la centralità dell’Accademia senese nel panorama musicale internazionale.
Il presidente Massimo Mazzini parla di una vera rinascita: “Abbiamo superato difficoltà economiche e gestionali. L’aggiudicazione di fondi PNRR e soprattutto l’armonia ritrovata tra personale e cda hanno consentito di invertire la rotta: oggi si costruisce insieme e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Il direttore artistico Francesco Bigoni, un tempo studente dei seminari, sottolinea il valore comunitario dell’esperienza: “La musica non è solo conoscenza, è comunità. A Siena Jazz si incontrano nazionalità ed età diverse, studenti e docenti che condividono dieci giorni intensi di studio e concerti. C’è un’energia collettiva straordinaria che unisce oltre 80 persone tra aule e palchi”.
Quest’anno, oltre alle masterclass e ai concerti degli allievi e dei grandi docenti, anche eventi di respiro internazionale: dal concerto in Piazza del Campo con Paolo Fresu e Omar Sosa al simposio dottorale sull’improvvisazione. Spazio anche ai corsi di diploma accademico di primo e secondo livello (con iscrizioni aperte fino al 29 agosto). “Siena Jazz offre oggi il primo dottorato in improvvisazione musicale in Italia, corsi per bambini con la “Peter Pan Orchestra” e percorsi di formazione per docenti – sottolinea Mazzini – . È una crescita che porta benefici all’intera città”.
Il rapporto con il territorio resta centrale: “Il Comune ci sostiene con contributi importanti. Ma soprattutto invito i cittadini a venire a conoscere la nostra Accademia: 22 aule insonorizzate, pianoforti, spazi moderni che rappresentano un’eccellenza musicale e culturale per Siena”. Tra i desideri di Mazzini, quello di ampliare ancora gli spazi per sostenere l’espansione delle attività: “Abbiamo fatto molto, ma c’è ancora tanto da fare”.