La possibilità di introdurre misure integrate di decoro urbano e informazione rapida per cittadini e visitatori della città è stato il tema dell’interrogazione che hanno presentato, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile, i consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci e Francesca Cesareo del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco. A rispondere, anche per conto dell’assessore al decoro urbano del Comune di Siena, Barbara Magi, è stato l’assessore al commercio e al turismo Vanna Giunti.
“Il tema del decoro urbano dei locali sfitti – ha dichiarato l’assessore Giunti – è stato oggetto di importanti novità. Nella proposta del nuovo Regolamento di salvaguardia del centro storico, per il quale si è conclusa la fase di concertazione il 15 aprile scorso, è stato introdotto l’obbligo per i proprietari dei fondi sfitti situati nel centro storico di mantenere il decoro attraverso la pulizia costante delle vetrine e delle saracinesche, l’oscuramento delle vetrine con materiali decorosi e il divieto di affissione di volantini e materiali non autorizzati. Inoltre, è prevista la possibilità per il Comune di invitare i proprietari ad aderire a progetti di valorizzazione e immagine coordinata della città, nell’ottica di migliorare la percezione di decoro e sicurezza urbana. Sempre all’interno dello stesso Regolamento sono state inserite specifiche forme di incentivazione per le attività che si insedieranno nel centro storico, e una misura particolare per i locali sfitti da oltre dodici mesi e siti in zona 2, per contrastare alla radice il fenomeno delle chiusure”.
“Come correttamente ricordato nella vostra interrogazione – ha proseguito l’assessore – già nel 2023 abbiamo lanciato l’iniziativa ‘Vetrine in festa’ per abbellire i locali sfitti, ma purtroppo l’adesione fu scarsa a causa della mancata disponibilità dei proprietari, nonostante il sostegno economico offerto dal Comune. Da allora abbiamo continuato a lavorare su più livelli: rafforzando la collaborazione con le associazioni di categoria, che tuttavia possono agire solo a supporto delle attività commerciali e artigiane, ma non direttamente sui proprietari dei fondi; e prevedendo un sistema di controllo e sanzione per chi non rispetta gli obblighi minimi di decoro. Riguardo l’idea di integrare arredi urbani informativi, la nostra amministrazione continua a implementare e utilizzare le proprie banche dati per fornire servizi e informazioni ai cittadini e ai turisti, e stiamo valutando anche l’uso di nuove tecnologie per arricchire la promozione dei luoghi più suggestivi della città”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Giunti – è duplice: da un lato migliorare il decoro visivo, dall’altro ridurre concretamente il numero dei locali sfitti, incentivando la ripresa economica del nostro centro storico che è, e deve restare, motivo di orgoglio per tutta la città”.
Il consigliere Silvia Armini del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco, che ha esposto l’interrogazione, ha replicato che “sono state fatte alcuni interventi tesi a invitare i proprietari dei fondi a migliorare l’estetica delle strutture anche se sfitte. ‘Vetrine in festa’ è stata un’iniziativa lodevole, anche se si chiedeva ai proprietari di riallacciare contratti, ad esempio per la luce, sospesi: una soluzione quindi non conveniente. L’interrogazione contiene di fatto anche una proposta, quella cioè di realizzare cartonati che rappresentino arti e mestieri, elementi museali, prodotti locali senesi e un sistema di Qr code che consenta di catturare la curiosità del cittadino e del turista. Avere una bella immagine con la possibilità di implementare le informazioni con il Qr code potrebbe essere un’iniziativa da studiare assieme alle associazioni di categoria, che rimangono il trade d’union con i privati. Il proprietario non può essere obbligato, ma può essere invitato ad accettare queste iniziative. Le sanzioni non portano ad azioni propositive, servono soluzioni comuni, come realizzato in alcune amministrazioni locali come ad esempio Padova”.