Storici dell'arte, storici e archeologi su Pinacoteca e Polo Museale

Di Redazione | 9 Maggio 2016 alle 16:38

Storici dell'arte, storici e archeologi su Pinacoteca e Polo Museale

Polo museale al Santa Maria della Scala, i professori prendono posizione

A Siena sembra di nuovo in discussione il futuro della Pinacoteca Nazionale e di conseguenza il progetto di creare un grande polo museale al Santa Maria della Scala. Storici dell’arte, storici e archeologi del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena hanno inviato un documento-appello al Ministro dei Beni Culturali, al Sindaco di Siena e al Direttore del Polo Museale della Toscana.

“Chiediamo – si legge nella lettera – di proseguire al contrario sulla strada tracciata dal preliminare d’intesa sottoscritto il 10 aprile 2000 dall’allora Ministro Giovanna Melandri e dai rappresentanti delle istituzioni senesi (Comune, Provincia, Istituzione Santa Maria della Scala), col quale si prefigurava la costituzione al Santa Maria della Scala di un museo nel quale confluissero le più rilevanti collezioni d’arte cittadine, preservando le proprietà dei vari enti ma allo stesso tempo integrando le collezioni in un unico percorso museale dalla gestione integrata Stato/Chiesa/enti locali”.

E’ questo l’appello sottoscritto da Gabriella Piccinni, direttrice del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Siena, e dal vice direttore dello stesso Dipartitmento, Roberto Bartalini, insieme ad altri 28 tra studiosi, storici e professori.

I professori, scrivono, “l’attuale Pinacoteca Nazionale langue per mancanza di visitatori e inadeguatezza degli spazi. Lo sdoppiamento, con la creazione di una nuova, infelice sede espositiva, non farebbe certo cambiare le cose. Sarebbe anzi disastroso quanto al rapporto tra costi di gestione e ricavi. Serve dunque una progettualità forte riguardo al patrimonio artistico della città di Siena – conclude la lettera -, che abbia appunto il suo fulcro in un moderno, organizzato, polivalente polo culturale da far crescere al Santa Maria della Scala”.

Appello 1



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