Tempesta di neve e freddo negli Stati Uniti: la testimonianza di un senese a Buffalo

Il racconto di Massimo Mercurio a Siena Tv: "E' stata una cosa da fine del mondo"

Di Redazione | 30 Dicembre 2022 alle 19:00

Anche un senese è rimasto intrappolato nella sua casa a Buffalo, la città più colpita dalla tempesta di freddo e neve che ha messo in ginocchio gli Stati Uniti. Almeno 60 persone sono morte. Decine di migliaia di persone sono rimaste senza elettricità. Molte vittime sono state trovate all’interno delle loro auto dove sono rimaste anche per due giorni. La tormenta è durata 37 ore, nella zona di Buffalo, dei Grandi Laghi, fino a New York. Ma il gelo, con temperature fino a – 40 gradi, ha colpito tutta l’America del Nord, dal Canada fin quasi ai confini con il Messico.

Iniziata venerdì, la tempesta di Natale si è sciolta solo a partire da oggi come ci ha raccontato Massimo Mercurio, noto chitarrista senese che ha fatto parte del gruppo dei Delfini prima di spiccare il volo come professionista verso l’America, dove adesso vive.

“E’ stata una cosa da fine del mondo, sinceramente, anche se eravamo preparati perchè era stata diramata da giorni l’allerta meteo – ha raccontato -. Siamo stati prigionieri per tre giorni, le porte di casa erano bloccate da oltre un metro di neve. Il peggio sembra passato, oggi si sta comunque abbastanza bene. Buffalo è una città dove il clima cambia in maniera repentina”.

 



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