Time Out, fra patteggiamenti e abbreviati: decisioni rimandate fra ottobre e novembre

Di Redazione | 20 Luglio 2017 alle 20:16

Time Out, fra patteggiamenti e abbreviati: decisioni rimandate fra ottobre e novembre

Inchiesta Time Out: il Gup deciderà a novembre su patteggiamenti, rinvii a giudizio e riti abbreviati

L’ulteriore passaggio dell’inchiesta “Time Out”, relativa al fallimento della Mens Sana Basket, ci sarà a novembre, il giorno 16, quando il Gup Roberta Malavasi renderà note le decisioni su rinvii a giudizio, patteggiamenti, riti abbreviati o archiviazioni relative ai quattordici indagati nell’ambito dell’inchiesta (leggi qui). Nella lunga udienza di oggi presso il Tribunale di Siena sono state accettate da parte del Pm Nastasti quattro richieste di patteggiamento, sulle quali poi dovrà decidere però il giudice; per quanto riguarda un indagato la decisione è stata rinviata al tribunale di Rimini per incompetenza territoriale, mentre lo stesso Pm ha discusso la posizione di cinque indagati di cui è stato richiesto il rinvio a giudizio. Per quanto riguarda Ferdinando Minucci, ex presidente ed ex general manager, i legali renderanno ufficiale la richiesta di patteggiamento o di ritio abbreviato nella prossima udienza del 19 ottobre. Durante l’udienza di oggi, fra le altre cose, per un vizio di forma il Mps, ex main sponsor, non è stato ammesso come parte civile.

In particolare i legali difensori di Olga Finetti, ex segretaria generale della Mens Sana; Paola Serpi, ex vice presidente della Mens Sana; Jacopo Menghetti, ex ds della società di basket senese e Luca Anselmi, ex Amministratore delegato della Mens Sana, hanno presentato ufficialmente le richieste di patteggiamento della pena ottenendo comne detto il consenso da parte del Pm Antonino Nastasi che ha condotto le indagini. Due gli indagati che hanno scelto il rito abbreviato: Stefano Sammarini e Nicola Lombardini, titolare e socio di Essedue Promotion. Cinque quelli che non hanno scelto riti alternativo e per i quali il Pm ha discusso in aula la richiesta di rinvio a giudizio: Cesare Lazzeroni, ex presidente della Mens Sana; Federica Minucci, figlia di Ferdinando Minucci e socia della Best Solution; Pierluigi Zagni, legale rappresentante della Best Solution; Rosanna Mereu, ex moglie di Minucci; Stefano Bisi, vicedirettore de “Il Corriere dell’Umbria” al tempo dei fatti contestati. Due le posizioni ancora in ‘stand by’ tra patteggiamento e rito abbreviato: Ferdinando Minucci, ex presidente ed ex gm della Mens Sana, e Alessandro Terenzi, commercialista della Essedue Promotion. Per Alberto Galluzzi, legale rappresentante della Columbus Value, è stato trasferito il fascicolo al tribunale competente di Rimini.

Finetti ha avanzato richiesta di patteggiamento a 3 anni di reclusione e 181mila euro, Menghetti ad un anno e mezzo di reclusione, Serpi a 3 anni e 80mila euro versati con assegno alla curatela fallimentare della Mens Sana quest’oggi di fronte al Giudice, Anselmi a 2 anni di reclusione e 50mila euro versati oggi alla curatela fallimentare tramite bonifico bancario. Sui patteggiamenti è chiamata a pronunciarsi il Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi nell’udienza del 16 novembre. Prima di quella data l’udienza preliminare è stata aggiornata al 19 ottobre per discutere sui riti abbreviati e sulle richieste di rinvio a giudizio per i riti ordinari. Sempre nell’udienza del 19 ottobre sarà sciolta la ‘riserva’ sulle posizioni di Minucci e Terenzi.



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