Torture al carcere di Ranza: a fine settembre in primi testimoni in aula

Ammessi al dibattimento video ed intercettazioni telefoniche: quasi 60 i testi che saranno ascoltati a proposito del pestaggio di un detenuto tunisino durante un trasferimento di cella

Di Redazione | 13 Luglio 2021 alle 22:15

Torture al carcere di Ranza: a fine settembre in primi testimoni in aula

Ammessi quasi sessanta testimoni, sì anche al video che mostra il momento preciso del trasferimento di cella e quindi del presunto pestaggio e sì anche alle intercettazioni telefoniche ed ambientali. In questo modo si è espresso il tribunale collegiale presieduto da Luciano Costantino nell’udienza di questo pomeriggio al tribunale di Siena sul caso delle presunte torture ad un detenuto di nazionalità tunisina che si sarebbero verificate al carcere di Ranza a San Gimignano ad ottobre del 2018. A processo ci sono cinque agenti di polizia penitenziaria sui quali pende l’accusa di lesioni aggravate, minaccia, falso ideologico e tortura.

Il giudice ha quindi reso note le sue decisioni riguardo le prove da assumere, producendo una ordinanza che nella giornata di domani sarà a disposizione dei legali delle parti coinvolte. Tra gli aspetti principali dell’udienza c’era quello legato alla lista dei testimoni, che tra Pubblico Ministero, parti civili e difesa aveva superato le settanta persone stando alla documentazione depositata. Ecco, il giudice ha operato una scrematura ammettendo una lista testi che sfiora le 60 unità. I primi tre testimoni verranno ascoltati il 28 settembre.

Tra le prove assunte – e questo è tutto tranne che un particolare – anche il video del sistema di sorveglianza interno al penitenziario che mostra il momento del trasferimento di cella. Sì – da parte del giudice – anche alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con la nomina di un tecnico per la trascrizione che inizierà il lavoro la mattina del 22 di luglio. Il materiale sarà poi portato alla successiva udienza del 28 settembre.



Articoli correlati