"Un sabato per le donne": Monteroni d'Arbia sceglie la prevenzione nell’Ottobre Rosa

Una grande giornata di screening, informazione e impegno sociale grazie alla Pubblica Assistenza Val d’Arbia

Di Simona Sassetti | 27 Ottobre 2025 alle 14:33

Una giornata che ha parlato di salute, cura, consapevolezza e comunità. A Monteroni d’Arbia, “Un sabato per le donne”, iniziativa nata e voluta dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Fondazione Umberto Veronesi, ha messo al centro la prevenzione oncologica femminile attraverso screening gratuiti, informazione medica e condivisione emotiva.

Fin dal mattino la sede della Pubblica Assistenza si è riempita di donne che hanno approfittato della possibilità di effettuare controlli senologici, ecografie e consulti personalizzati. È stata prevenzione concreta, fatta di gesti semplici ma fondamentali: aderire allo screening significa scoprire prima, curare meglio, vivere con più serenità. La dott.ssa Elena Fabbiani, responsabile Screening ASL Toscana Sud Est, ha sottolineato l’importanza del sistema pubblico nella tutela della salute: “La prevenzione esiste anche a livello pubblico e va valorizzata. Funziona perché ci sono persone che ci mettono un grande amore per il proprio lavoro”. Anche la dott.ssa Maria Luisa Mura, ostetrica, ha ribadito il valore della consapevolezza: “Quando una donna sa cosa controllare e quando farlo, la sua salute è già più protetta”. Un messaggio importante è arrivato dalla direttrice generale ISPRO, Simona Dei: “Chi entra qui scoprirà di stare bene, oppure — se c’è qualcosa — potrà intervenire subito. Così si salvano vite.”

Il pomeriggio ha dato spazio alla riflessione collettiva, con una tavola rotonda che ha coinvolto figure di primo piano della sanità e del volontariato senese: il prof. Alessandro Neri (Breast Unit Chirurgia Oncologica della Mammella – AOU Senese), la dott.ssa Federica Fantozzi (Direttrice UOC Senologia – AOU Senese), il dott. Francesco Giuseppe Martire (UOC Ginecologia – AOU Senese), la dott.ssa Lorena Passoni (Comitato Scientifico Fondazione Veronesi), la dott.ssa Laura Ceccarelli (Referente volontari per Siena, Fondazione Veronesi), il presidente della Pubblica Assistenza Valdarbia Massimiliano Fioravanti. Un dialogo attento e partecipato, con un focus preciso su cosa poter fare concretamente: quando fare i controlli, quali esami effettuare, come funziona il percorso diagnostico e terapeutico, quanto sia prezioso il sostegno psicologico e sociale.

La chirurgia senologica, ha evidenziato il prof. Alessandro Neri, è profondamente cambiata: oggi si interviene per guarire, ma salvaguardando il corpo e l’identità della donna, con tecniche conservative e ricostruzioni sempre più efficaci. La dott.ssa Federica Fantozzi ha illustrato l’innovazione tecnologica che permette diagnosi veloci e accurate, con una presa in carico immediata e multidisciplinare. Il dottor Martire ha ricordato che la prevenzione oncologica femminile coinvolge anche l’area ginecologica: controlli regolari, ascolto dei segnali del corpo, accompagnamento lungo tutta la vita. Presente anche il prof. Errico Zupi, che ha ribadito con semplicità: “La diagnosi precoce ci permette terapie meno invasive. Partecipare allo screening è fondamentale: quella lettera che arriva è un invito a prendersi cura di noi”. La dott.ssa Lorena Passoni ha portato testimonianza del valore della ricerca scientifica, mentre l’ideatrice della Pink Parade Siena Laura Ceccarelli ha ricordato il ruolo della comunità e della partecipazione collettiva nella sensibilizzazione alla prevenzione.

Forte e sentito l’intervento di Massimiliano Fioravanti, presidente della Pubblica Assistenza Val d’Arbia, che ha espresso soddisfazione e orgoglio per una giornata che ha coinvolto tutto il territorio:
“Da anni lavoriamo per portare la prevenzione vicino alle persone. Questo è solo l’inizio: la prossima edizione ci sarà e vogliamo far crescere ancora questo progetto”.

La referente del progetto “Noi ci mettiamo il cuore” Anna Tani ha aggiunto che “le volontarie sono come i capillari: arrivano ovunque e portano la prevenzione anche a chi non avrebbe mai il coraggio di chiederla». Ed è proprio l’aiuto reciproco il filo rosso che ha tenuto insieme l’intera giornata. La serata si è conclusa con il monologo teatrale “Fuori di Seno” dell’attrice Silvia Priscilla Bruni, che ha saputo raccontare con ironia, emozione e delicatezza un percorso personale di malattia e rinascita, dimostrando come anche la cultura e il teatro possano diventare cura. Poi, un apericena per ritrovarsi, sorridere, alleggerire il peso delle emozioni e trasformarle in un nuovo slancio di vita. “Un sabato per le donne” non è stato solo un evento, ma un patto: la prevenzione deve essere accessibile, continua, condivisa. Come è stato ricordato in sala, “le cose che facciamo oggi sono importanti perché faranno nascere qualcosa di meraviglioso per domani”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati