Università di Siena: a termine cento contratti di ricerca del PNRR

Il rettore Di Pietra: “Una perdita di investimento per il paese”

Di Redazione | 19 Settembre 2025 alle 17:00

“I ricercatori a tempo determinato, che sono stati ingaggiati con i fondi del PNRR, hanno contratti che stanno scadendo e quindi c’è una fase un po’ delicata perché queste persone vedono scadere il loro contratto, che avverrà a fine anno, forse con qualche appendice nel 2026″.

Stanno per finire i contratti di ricerca previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Circa 100 sono coloro che hanno lavorato all’Università di Siena e che vedranno sfumare la possibilità di proseguire il percorso all’interno dell’Ateneo. Il magnifico rettore Roberto Di Pietra ne ha parlato durante la presentazione del programma della Notte della Ricerca.

“Un peccato per la ricerca e per le nuove generazioni di ricercatori e ricercatrici, e quindi speriamo che ci possa essere qualche opportunità. Non sarà facile, non è facile.”

Il rettore ha parlato anche di un rischio, quello di perdere un importante investimento.

“ C’è una perdita di investimento. Quando si ragiona sulle nuove generazioni di ricercatori, la non possibilità di poterli immettere nei percorsi universitari è sicuramente una perdita per il sistema, che magari avvantaggia altri sistemi; nel senso che qualcuno potrebbe trovare una sistemazione all’estero, ma come sistema paese evidentemente li perdiamo.”

Poche le possibilità di prolungare i contratti? Forse solo una decina i progetti che potranno andare avanti per un altro anno.

“In quello che potremo fare noi, se saremo in grado di farlo e per quanto potremo farlo ulteriormente, cercheremo di farlo. Se poi ci saranno delle ulteriori possibilità che magari verranno dal sistema, chiaramente quante più persone possiamo trattenere e potremo trattenere nel sistema della ricerca in generale, tanto meglio sarà per il paese”.

 



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