Uscite volontarie Mps, convocato primo tavolo per avvio procedura

Lettera ai sindacati, incontro fissato per l'8 luglio. Il piano richiede circa 3.500 uscite entro il 2022 da realizzare, attraverso il confronto sindacale, mediante il ricorso su base volontaria alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito

Di Redazione | 4 Luglio 2022 alle 18:30

Uscite volontarie Mps, convocato primo tavolo per avvio procedura

Con una lettera inviata questa mattina alle organizzazioni sindacali, banca Mps, ha convocato il primo tavolo per l’avvio della procedura che riguarda le uscite volontarie del personale da Rocca Salimbeni.

L’incontro, fissato per l’8 luglio alle 11 nella sede della banca, partirà dai numeri già delineati dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio durante la presentazione del nuovo piano industriale e ribaditi all’interno della lettera. “Il piano richiede circa 3.500 uscite entro il 2022 da realizzare, attraverso il confronto sindacale, mediante il ricorso su base volontaria alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito”, si legge nel documento. “In particolare – si spiega ancora nella lettera – dalla complessiva semplificazione dell’assetto societario del Gruppo con le fusioni in Banca Mps, che saranno oggetto delle procedure di confronto sindacale a norma di legge e di Ccnl, del Consorzio operativo Gruppo Montepaschi, di Mps Capital Services e di Mps Leasing and Factoring, sono attesi significativi benefici in termini di efficienza e di sinergie di ricavi”.

L’obiettivo è quello di cogliere “le opportunità” che “consente la permanenza nel Fondo fino a sette anni con data ultima di accesso al 30 novembre 2022” scrive Mps. “A questo riguardo, le complessive ricadute sul personale interessato formeranno oggetto di preventiva disamina congiunta nel rispetto delle previsioni di Ccnl – si legge ancora – al fine di valutare, sulla base dei nuovi assetti, tutti gli aspetti inerenti in particolare i piani di riallocazione delle risorse e i programmi formativi e di riqualificazione, in linea con gli obiettivi di rafforzamento delle attività commerciali e dei servizi alla clientela”.



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