Val d'Orcia ancora al centro di uno scambio di paesaggi, indignazione del sindaco di San Quirico d'Orcia

Di Redazione | 9 Ottobre 2017 alle 11:17

Val d'Orcia ancora al centro di uno scambio di paesaggi, indignazione del sindaco di San Quirico d'Orcia

Sindaco Agnelli scrive a Eni e agli altri sindaci della Val d’Orcia per tutelare i loro paesaggi

E’ il sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli a rompere il silenzio sulla questione dello scambio di paesaggi riguardante la Val d’Orcia, utilizzata per promuovere il Viale dell Val d’Orcia, che secondo ENI Luce e Gas, sarebbe una strada in provincia di Livorno che collegerebbe dei paesi vicino Bolgheri. Dopo varie segnalazioni su facebook e sul web anche il Sindaco di San Quirico d’Orcia: «Quanto ci siamo trovati a leggere ha dell’incredibile, è un’accozzaglia di notizie e immagini errate e fuorvianti, false ma soprattutto irrispettose dei meravigliosi luoghi citati che denotano una superficialità tale da creare l’ennesimo danno di immagine al nostro territorio. In virtù del regolamento comunale sul copyright del paesaggio di San Quirico e della Val d‘Orcia, chiediamo che si ponga rimedio al grave errore sul calendario e si provveda a darne opportuna comunicazione». A scrivere a Eni Luce e Gas il Sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli dopo che nel calendario 2017 della sezione Enioilproducts, al mese di ottobre, è stata riportata un’immagine dal titolo “Viale della Val d’Orcia” con accompagnata dalla didascalia: “Il viale della Val d’Orcia è una meravigliosa strada della Toscana che dall’Oratorio di San Guido sulla via Aurelia porta fino al castello di Bolgheri, proprio all’ingresso della piccola frazione di Castagneto Carducci (LI), un tempo Castagneto Marittima e poi ribattezzata in onore del suo illustre figlio. Gli alberi disposti in “duplice fila”, come racconta una poesia del nostro Premio Nobel, sono più di 2000 e accompagnano tutto il tragitto, lungo circa cinque chilometri, nei suoi sali e scendi senza sosta come se non ci fosse meta”.
Prosegue Agnelli: «La sensazione è che la Val d’Orcia sia diventata un po’ come una gomma da masticare, viene tirata da tutte le parti e utilizzata per individuare eventi e località che però non sono in Val d’Orcia. Credo sia un nostro dovere tutelarla e ricordare qual è la Val d’Orcia e soprattutto la sua unicità. Credo, quindi, che la misura sia colma, San Quirico è stato precursore approvando il regolamento già nel 2011, ma occorre a questo punto uno scatto in avanti e una presa di posizione da parte di tutti e cinque i Comuni del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia contro il sistematico uso inappropriato e speculativo dell’immagine del nostro territorio patrimonio mondiale dell’umanità dal 2004». Il Sindaco Agnelli ha infatti chiesto la convocazione e l’apertura urgente di un tavolo di confronto ai comuni di Montalcino, Pienza, Castiglione d’Orcia e Radicofani per estendere lo strumento di tutela a tutto il territorio e arrivare in tempi rapidi all’approvazione di un regolamento congiunto. Un regolamento adottato nel 2011 dal Consiglio comunale che sancisce il principio di reciprocità e introduce la regolamentazione dell’utilizzo delle immagini del paesaggio per quanto riguarda le riprese foto e video. Chi vuole utilizzare le immagini di San Quirico e della Val d’Orcia (cipressini, Chiesa di Vitaleta solo per citare alcuni esempi) deve richiedere l’autorizzazione all’Amministrazione comunale che ne valuta la pertinenza e l’uso corretto. Già in passato la multinazionale Monsanto nel 2006 e Mc Donald’s nel 2013 furono costrette a modificare le loro campagne.



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