Visori notturni per far atterrare il Pegaso anche in zone non illuminate

Di Redazione | 23 Dicembre 2017 alle 11:23

Visori notturni per far atterrare il Pegaso anche in zone non illuminate

La novità tecnologica riguarda anche gli elicotteri del 118 di Siena e provincia

La Asl sud est, insieme a “Babcock Mission Critical Service Italia”, primo operatore in Italia per i servizi di elisoccorso, ha lanciato nei giorni scorsi a Grosseto il nuovo servizio NVG (Night Vision Googles), i visori notturni che permettono all’elicottero del 118 di atterrare  di notte, anche su superfici non illuminate. La base di Grosseto, che è la prima in Toscana a servirsi di questo strumento, ha effettuato un periodo di sperimentazione, terminato il quale i visori notturni vengono utilizzati regolarmente.
Il dispositivo è costituito da una sorta di occhiali che, indossati sul casco del pilota, amplificano i segnali luminosi consentendo la visione notturna. Impiegati dapprima in campo militare, sono stati poi adattati al settore civile. Grazie a questi visori Pegaso II  che, come tutti gli elicotteri forniti e gestiti da Babcock, è dotato della tecnologica necessaria per effettuare queste operazioni, potrà atterrare in sicurezza in aree non illuminate e consentire un intervento dei medici e degli infermieri anche in assenza di piazzole h24.
Partito nel 1999, il servizio di elisoccorso della base di Grosseto è gestito dalla Centrale unica regionale Toscana Soccorso ed è operativo 24 ore su 24. Con circa 70 interventi al mese, è una delle basi dove si vola di più in Italia. Solo nel 2017 sono stati effettuati 772 interventi. L’elicottero di stanza a Grosseto e un “Leonardo AW 139”, dotato di verricello e galleggianti di emergenza, in configurazione operativa multifunzione, vale a dire con la possibilità di prestare soccorso sulle isole dell’Arcipelago toscano e in montagna.
“L’uso dei visoro NVG è un grande passo in avanti nel servizio di soccorso, che diventa così più efficace e ancora migliore –  ha dichiarato il dottor Stefano Barbadori, responsabile della base di Grosseto -. Da oggi infatti sarà possibile organizzare operazioni anche in aree non illuminate, così da essere in grado di intervenire in più luoghi, anche quelli più distanti dagli ospedali della Asl, con la massima rapidità e urgenza, fattori decisivi per salvare vite umane.
Come ha spiegato il comandante Alessandro Valduga, capo area toscana di Babcock Italia, “a Grosseto, da circa 3 mesi, abbiamo iniziato la formazione dei piloti per questo tipo di missioni, che richiedono una grande capacità ed esperienza e ritengo che ne sia valsa davvero la pena. Con questa nuova capacità operativa, i nostri piloti potranno garantire, in sicurezza una migliore risposta alle richieste disalute di tutta la popolazione della Asl sud est”.


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