Estra, Periccioli (Intesa) risponde: "Macrì ha avuto la maggioranza assoluta, qualcuno sproloquia"

Di Redazione | 13 Settembre 2016 alle 19:53

Estra, Periccioli (Intesa) risponde: "Macrì ha avuto la maggioranza assoluta, qualcuno sproloquia"

La replica del presidente di Intesa Moreno Periccioli

“A domanda indiretta rispondo volentieri direttamente….”. Comincia così la risposta di Moreno Periccioli, presidente di Intesa, alla “botta” ricevuta oggi da Stefano Scaramelli e Pamela Fatighenti (leggi qui) sulla nomina di Francesco Macrì presidente di Estra. “In data 4 agosto, l’Ing. Banchetti di nomina del Socio Coingas di Arezzo ha presentato le proprie dimissioni da Presidente di Estra. I Soci storici di Estra originari di Estra: Coingas di Arezzo, Consiag di Prato ed Intesa di Siena, hanno “il diritto di nominare un membro ciascuno” [Art.19c4 dello Statuto sociale] del Consiglio di Amministrazione fino a quando detengono una quota di partecipazione superiore al 20%. In forza di questa prescrizione statutaria, il giorno 23 agosto, l’Assemblea di Coingas ha “nominato” Francesco Macrì alla carica di amministratore di Estra indicandolo come Presidente della Società. A supporto della sua deliberazione, Coingas ha richiesto preventivamente un parere legale sulla legittimità formale della candidatura di Francesco Macrì in quanto consigliere comunale ad Arezzo per Fratelli d’Italia. La nomina di Francesco Macrì ha ricevuto la maggioranza assoluta (51,8%) dei Comuni Soci di Coingas mentre tutti gli altri si sono astenuti. Noto, di sfuggita e solo per cronaca, che nessun Sindaco Socio di Coingas ha fatto riserve sulle conclusioni del parere legale di “non incandidabilità” di Macrì né ha votato contro la sua nomina”.

“La delicatezza dello status di Macrì – prosegue Periccioli – ha comunque suggerito un’ulteriore verifica legale sulla sua candidabilità ed eleggibilità da parte dei legali di Intesa e di Estra che hanno escluso l’applicabilità della Legge Severino per la natura giuridica di Estra che non rientra nella nozione di “ente di diritto privato in controllo pubblico” per i seguenti motivi:
a) Estra non svolge direttamente “funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici”
b) Estra non è controllata, né direttamente né indirettamente (NB: il Patto Parasociale tra i Soci Consiag-Coingas-Intesa è scaduto), da amministrazioni pubblicheNella seduta di ieri 12 settembre, l’Assemblea di Estra ha notarilmente preso atto della decisione del Socio Coingas, assunta in forza dell’Art. 19c4 dello Statuto Sociale, di nominare il nuovo amministratore di sua spettanza senza quindi assumere alcuna delibazione formale in merito né tantomeno provvedere alla nomina di Francesco Macrì a Presidente della Società. Ricordo che l’Assemblea di Estra è composta dai rappresentanti dei 4 Soci: Consiag di Prato – 43,89%, Coingas di Arezzo – 27,93%, Intesa di Siena – 27,93%, ETA3 – 0,243%. Il Consiglio di Amministrazione di Estra, riunito immediatamente dopo l’Assemblea, ha poi formalizzato la nomina del neoconsigliere Macrì a Presidente della Società conferendogli le deleghe a suo tempo affidate al dimissionario Ing. Banchetti sulla base del fatto che Amministratore Delegato e Direttore Generale di Estra sono nel pieno esercizio delle loro funzioni. Il Presidente di Intesa non ha quindi assunto alcuna “autonoma” decisione sulla questione Macrì limitandosi, insieme agli altri Soci di Estra, alla presa d’atto della nomina del nuovo membro del Consiglio di Amministrazione fatta per diritto statutario dal Socio Coingas. Il Presidente di Intesa non ha per storia e cultura personale alcuna simpatia o vicinanza con le idee espresse da Fratelli d’Italia ma, come ogni amministratore, ha l’obbligo del rispetto delle Leggi e della piena osservanza degli Statuti. Nozione basilare, che mi pare sfugga a molti che in queste ore stanno sproloquiando intorno a questa questione”.



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