Morte David Rossi, emessa ordinanza di archiviazione

Di Redazione | 4 Luglio 2017 alle 15:30

Morte David Rossi, emessa ordinanza di archiviazione

Non accolta la richiesta di nuove perizie: caso Rossi archiviato

E’ stata emessa l’ordinanza di archiviazione da parte del gip sulla morte di David Rossi. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siena, Roberta Malavasi non ha accolto le indicazioni dei legali della famiglia Pirani e Goracci (LEGGI Istigazione al suicidio di David Rossi: il gip si riserva cinque giorni per decidere su nuove perizie) che, con la presentazione di nuove perizie, chiedevano degli approfondimenti.

Il caso era stato riaperto nel novembre 2015 per iniziativa del procuratore della Repubblica Salvatore Vitello.

Il giudice ha quindi accolto la richiesta avanzata dalla procura senese, con un’ordinanza di archiviazione del fascicolo d’indagine aperto con l’ipotesi di reato d’istigazione al suicidio.Il giudice ha respinto anche la memoria integrativa presentata dai legali della famiglia Rossi in opposizione alla richiesta di archiviazione presentata nel febbraio scorso dalla Procura.

La vicenda, inizialmente archiviata come suicidio, era stata riaperta nel novembre 2015 su richiesta dei legali della famiglia di David Rossi che avevano presentato nuove perizie, non avendo mai creduto all’ipotesi del suicidio.

Anche i successivi esami autoptici sul cadavere di Rossi, che è stato riesumato, hanno confermato secondo la procura, l’ipotesi del suicidio dell’ex manager, anche perché, secondo la procura, non sarebbero state trovate prove a carico di terzi.

La famiglia Rossi, che non ha mai creduto al suicidio, tramite i suoi legali nelle settimane scorse ha depositato in tribunale una nuova memoria integrativa composta da un video in 3D realizzato il 2 febbraio scorso, con la ricostruzione del luogo dove è avvenuta la morte di David Rossi, schiantatosi al suolo in un vicolo retrostante Rocca Salimbeni.

L’udienza si era svolta davanti al gip Roberta Malavasi il 26 giugno scorso e oggi è arrivata la sentenza. La famiglia Rossi aveva chiesto nuovi accertamenti tecnici, anche questi respinti. Nei giorni scorsi lo stesso gip Roberta Malavasi aveva comunicato agli avvocati della famiglia Rossi la richiesta di archiviazione del fascicolo stralciato con l’ipotesi di reato di omissione di soccorso.



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