Pierpaolo Semboloni, la cintura nera terzo dan del Cus Siena Judo che sa superare anche le difficoltà della vita

Di Redazione | 25 Novembre 2016 alle 10:53

Pierpaolo Semboloni, la cintura nera terzo dan del Cus Siena Judo che sa superare anche le difficoltà della vita

Pierpaolo, 31 anni, sabato scorso ha conquistato il terzo dan cintura nera

Una cinquantina di bambini seguono con attenzione le indicazioni del maestro sul tatami del PalaJudo del Cus Siena. Sono solo una parte dei 150 pre agonisti di cui il Cus Siena Judo si fregia. Subito dopo c’è l’allenamento degli atleti adulti non agonisti. A guidare il gruppo, insieme al maestro responsabile dei non agonisti Luca Cavecchia, c’è anche Pierpaolo Semboloni. A guardarlo sul tatami si direbbe che è solo un atleta dal piglio sicuro, ma Pierpaolo è molto di più.

A 31 anni, sabato scorso, Pierpaolo ha conquistato il terzo dan cintura nera. Pierpaolo ha la sindrome di Down, ma su quel tappeto ogni differenza è annullata. E’ una delle belle storie di cui il Cus Siena va fiero.

“Ho iniziato da bambino e poi ho smesso per qualche anno – racconta. – Poi dodici anni fa sono tornato qui al Cus e da allora non ho mai smesso”.
E’ un ragazzo caparbio Pierpaolo. Ha frequentato le scuole a Monteroni, poi l’istituto Marconi con indirizzo elettronica e informatica per il computer. Lavora in Provincia “dove mi vogliono tutti bene” e il suo tempo libero lo dedica al judo e al teatro, grazie anche ad una mamma che è la sua più accanita fan. “Qui in palestra non mi hanno mai fatto sentire diverso – dice tranquillamente – ma fuori qualche volta è capitato. Io so di avere delle difficoltà, ed allora uso un trucco: mi do dei paletti da superare, e mi impegno al massimo fino a quando non ci sono riuscito”.

Arrivato al terzo dan cintura nera vuole andare avanti e coltiva un altro sogno: “Mi piacerebbe insegnare judo agli adulti. Sono convinto di poterci riuscire anche se dovrò faticare il doppio degli altri. Ma anche questo è un paletto da superare, e a me le sfide piacciono”.

Una sfida che i suoi maestri Omar Pasquinuzzi e Luca Cavecchia vedono possibile: “E’ un ottimo atleta ed è motivato. Il Cus Judo ha sempre una grande attenzione nella crescita dei ragazzi con difficoltà”.

D’altronde il Cus Judo è ormai una realtà importante nel panorama del judo italiano. Sono trenta gli agonisti e tra loro Andrea Ferretti, che poco più di un mese fa ha conquistato la medaglia di bronzo nell’European CUP di Tampere in Finlandia che gli dà la possibilità di partecipare alle gare di coppa del Mondo che consentono di poter fare i punti per le olimpiadi di Tokio 2020. “Un obiettivo importante – spiega il responsabile della sezione Judo del Cus Siena Bruno Nibbi – che non sarà facile conquistare, ma abbiamo quattro anni a disposizione e ce la metteremo tutta”.



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