Associazione Confronti su Sanità e Università senese

Di Redazione | 24 Gennaio 2018 alle 9:46

Associazione Confronti su Sanità e Università senese

“L’ospedale non è uno strumento di propaganda, serve progettualità a lungo termine”

L’associazione confronti ha detto la sua sulla situazione della sanità dell’istruzione senese:”Confronti – si legge in una nota -non ritiene che l’Ospedale Universitario Santa Maria alle Scotte possa essere strumento di propaganda da tirare fuori per opportunità con slogan “letti”, anzi letti e riletti da tempo. E’ facile, perché sembra che la responsabilità sia sempre di una entità astratta, uno gnomo cattivo che imperversa su tutto e tutti ma in realtà non è nessuno. Ma è solo la Politica, delle scelte e del governo dei problemi cioè quella vera non quella preelettorale, a dover cercare e trovare delle soluzioni a problemi più che conosciuti e noti ai cittadini. Perverso è mortificare chi lavora davvero, con professionalità ed onestà intellettuale, sottoponendosi a turni faticosi a cui spesso viene negata una giusta carriera legata cioè alle capacità professionali. Non sono i muri, né tanto meno la “ insana fame del calcinaccio”, a far funzionare un ospedale ma una organizzazione che abbia una progettualità a lungo termine, che risponda alla domanda di salute dei cittadini, coinvolgendo sempre gli operatori sanitari. Questo – ancora Confronti – lo può realizzare solo la Politica, cioè quella del “Buon Governo”. Perciò dare attualità al “Buon Governo”, quello del Lorenzetti ammirato anche dal nostro Presidente Sergio Mattarella non è chattare perché in questa ammucchiata di messaggi si compromette ogni possibilità di orientamento e si “sciatta” i progetti che la buona politica cerca di realizzare. E’ necessario che senza colpi di cannone si accorcino realmente le distanze tra la direzione aziendale – progettualità politica – e la cittadinanza mediante incontri pubblici in cui vengono resi noti gli obiettivi che l’azienda si è posta e i risultati raggiunti (dalle ormai famose liste di attesa alla fallimentare organizzazione per intensità di cure). La Sanità pubblica – prosegue l’associazione – che abbiamo conosciuto sia a livello nazionale che a livello locale non ci sarà più ed è per questo che la differenza la faranno proprio le persone. Perciò, noi cittadini auspichiamo dirigenti illuminati che ci accompagnino in questo momento difficile e che ci lascino almeno la speranza di un futuro migliore ricominciando proprio da ciò che ancora funziona. E intanto visto che si parla di una plurisecolare storia di grandezza della facoltà di Medicina e del suo ospedale universitario “Le Scotte”, che fine ha fatto il Rettore… Magnifico?”

“E’ consapevole della perdita di alcune Scuole di Specializzazione, la conferma “sub iudice” di numerose altre ed il depauperamento negli ultimi cinque anni dei medici universitari convenzionati con l’AOUS (circa il 40 % in meno), continua, senza che la massima autorità universitaria intervenga in alcun modo ? Il processo di “regionalizzazione” dell’Azienda Ospedaliera Senese si consuma quasi alla “chetichella”. Ma c’è – ancora Confronti – un ben preciso disegno, ai limiti della liceità amministrativa, e senza informazioni ufficiali ai dipartimenti interessati (universitari ed ospedalieri), è avvenuta la scomparsa di Unità Operative Complesse a direzione universitaria e/o la trasformazione delle stesse Unità Operative Complesse (UOC) a direzione ospedaliera (vedasi il caso di Chirurgia 1, guidata dal Prof. Armenio prima e dal Prof. Tansini poi, ed ora messa a concorso per un primariato ospedaliero) ed il contemporaneo aumento numerico delle Unità Operative Semplici (UOS) e Semplici Autonome (UOSA) sempre a direzione ospedaliera. Crediamo che sia giunto il momento che il Rettore Magnifico Francesco Frati abbandoni l’atteggiamento pilatesco ed intervenga non avallando, ma anzi con l’autorità che gli deriva in quanto massimo rappresentante dell’Università di Siena, contrastando – concludono -tutte le scelte che tendono a ridimensionare pesantemente il ruolo della Facoltà Medica Senese, nell’interesse presente e futuro della città e della cittadinanza tutta”.



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