“Nel complesso un’annata complicata, ma siamo stati bravi e in certi momenti fortunati – sottolinea il presidente della San Giobbe. La nostra forza è stata mantenere la calma nei momenti più difficili. I ragazzi vanno ringraziati perché nessuno si è mai tirato indietro, nessuno ha anteposto la propria persona al gruppo. Forse in alcuni momenti siamo stati poco continui per mancanza di cattiveria agonistica, ma non posso imputare niente ad un gruppo di bravi giocatori e prima ancora di ottime persone. Abbiamo mantenuto la rotta anche con il mare in tempesta, nel momento più buio non abbiamo mai smesso di cercare la luce e sia staff che squadra lo hanno apprezzato molto. Solo in un’occasione sono andato a parlare dentro lo spogliatoio, dopo la sconfitta interna con Chieti. La squadra si è compattata ulteriormente e ha portato a casa l’obiettivo”.
“Avere una proprietà alle spalle come quella del Dottor Brugnaro ha un’importanza capitale. Ci ha sempre portato serenità, non ha mai avuto dubbi sull’operato dello staff tecnico e della squadra e non ha mai detto di no in sede di mercato. Brugnaro, e questo ci tengo a ribadirlo, vuole che questo progetto continui in A2 a Chiusi. E le risposte stanno arrivando anche dal pubblico, sempre più numeroso”.
“Anche perché trasmettiamo dati positivi dal settore giovanile – prosegue Trettel. Ad oggi abbiamo oltre 120 ragazzini, quattro formazioni giovanili e un foltissimo gruppo di minibasket che si divide in scoiattoli e aquilotti. Andiamo in giro a sfidare società con un vissuto importante in questi settori e otteniamo buoni risultati. Tutte le formazioni Under stanno crescendo e lo stanno facendo alla grande. E sono convinto che i risultati continueranno ad arrivare nel corso degli anni, perché lo zoccolo duro sul quale puntare è l’attuale gruppo degli aquilotti. Di fatto i primi prodotti della San Giobbe, nati e cresciuti con questa maglia. Questo non per togliere qualcosa agli altri, ma per il grande orgoglio che dobbiamo avere nel vedere crescere bambini che dal giorno zero sono entrati a far parte del nostro progetto”.
“Non scordiamoci però del presente e delle collaborazioni che abbiamo stretto in questi anni e che stiamo continuando a progettare. I nostri dirigenti incaricati e il responsabile del settore giovanile stanno facendo un lavoro encomiabile. Tra gli altri cito i rapporti con Orvieto, Perugia e Amiata, ma sono tantissime le società che sono entrate e stanno entrando in orbita San Giobbe. Ad esempio, tra qualche giorno, andremo a fare il Torneo Easter Cup a Cuneo con una sorta di rappresentativa del territorio ma non solo. Stiamo svolgendo allenamenti congiunti con il gruppo della nostra Under 15 al quale si sono uniti ragazzi da Orvieto, Perugia, Sinalunga, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto. Uno dei nostri obiettivi è quello di fare una foresteria con dirigenti dedicati per accogliere sempre più ragazzi e per far crescere ulteriormente il nostro movimento. L’obiettivo nostro e del Dottor Brugnaro è quello di far diventare Chiusi un punto di riferimento per il settore giovanile per tutto il centro Italia. In tre anni abbiamo più di dieci volte il numero degli iscritti e, settimana dopo settimana, vediamo questi numeri aumentare. E il nostro lavoro non si limita agli orari del palazzetto, ma sono ormai costanti i progetti con le scuole”.
“Quello che emerge è che il nome della nostra società si sta facendo sentire nel nostro Paese – conclude il presidente Trettel. Facciamo le cose per bene, con persone per bene e di qualità, dietro abbiamo una proprietà che sta investendo e continuerà ad investire su questo territorio. Ci sono tutti i presupposti per migliorare ancora”.