Biblioteca Comunale: presentazione del libro "Fantasiosamente...3. Il vernacolo e i modi di dire senesi"

Di Redazione | 4 Ottobre 2019 alle 11:00

Biblioteca Comunale: presentazione del libro "Fantasiosamente...3. Il vernacolo e i modi di dire senesi"

La tradizione del linguaggio popolare ospite del martedì senese alla Biblioteca degli Intronati.

Il primo appuntamento con la rassegna de “Il Martedì Senese” del mese di ottobre alla Biblioteca comunale degli Intronati è con la tradizione del linguaggio popolare con “Fantasiosamente … 3. Il vernacolo e modi di dire senesi”. Una pubblicazione a più mani nata dalla mente di Giuliana De Angelis, presidente dell’Auser Comunale di Siena, con la collaborazione della stessa associazione e i ragazzi del Liceo Artistico Statale “Duccio di Buoninsegna” che hanno illustrato l’opera. Un dialogo tra generazioni che ha dato vita a quello che a tutti gli effetti può essere definito un vero e proprio vocabolario della lingua senese con lo scopo, ben esplicitato dal sottotitolo: “Per non dimenticarci. Questi eravamo e questi resteremo”. L’appuntamento è per l’8 ottobre alle ore 17,30, ingresso libero, nella Sala Storica (via della Sapienza, 5), insieme all’autrice Raffaele Ascheri, presidente del CdA della Biblioteca e il giornalista Raffaello Ginanneschi che presenterà il volume.

<<Questa forma di cultura rischiava di essere dimenticata – ha dichiarato la De Angelis – da qui la necessità di trovare un modo per conservarla e soprattutto tramandarla. Un lavoro di due anni, che ha visto coinvolti tutti i nonni dell’Auser e la creatività dei giovani studenti dell’Istituto, portando così alla luce il primo Vernacolo illustrato>>.

Vocaboli, frasi, modi di dire in un flusso di parole sospese tra oggi e ieri, alcune ancora in uso, altre arcaiche e lontane nella memoria, che dialogano in traduzioni tra la lingua italiana e il vernacolo senese.  E allora, sarà divertente, soprattutto per ragazzi e giovani, sentire parole e modi dire cari ai più grandi come “croccino” usato al posto di “sporco”, o “come dare un confetto a un maiale”, cioè “sprecare qualcosa”.

 

 



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