Bonus cultura: Guardia di Finanza scopre i furbetti nel senese

Nel 2017 quattro giovani avevano indebitamente percepito il bonus spendendolo in attività commerciali non compatibili

Di Redazione | 16 Novembre 2020 alle 9:09

Alcuni giovani furbetti percepirono indebitamente il bonus cultura: la guardia di finanza scopre alcuni casi nel territorio senese. Il bonus cultura, del valore di 500 euro,  rappresenta un sostegno economico finalizzato a promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale.

Le indagini – I militari hanno analizzato la posizione di un esercente commerciale, potenzialmente irregolare, della Valdelsa senese, segnalato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza. E’ emerso effettivamente come, nel 2017, quattro giovani allora neo-maggiorenni (su una platea di 47 beneficiari analizzati), avevano acquistato, presso un esercizio commerciale della Valdelsa senese, beni risultati poi non acquistabili tramite il bonus. L’intervento delle fiamme gialle, condotto con l’aiuto delle banche dati in uso, si è sviluppato incrociando i dati a disposizione con le informazioni rese dai giovani acquirenti ed il riscontro documentale dei beni oggetto di cessione da parte dell’esercente. E’ stata così appurata l’indebita riscossione, da parte di quest’ultimo, dei buoni convertiti. I responsabili dell’illecito amministrativo sono stati segnalati alla competente autorità amministrativa per le relative sanzioni.



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