Caos Robur, Pietro Mele esercita il diritto di prelazione

Di Redazione | 26 Agosto 2016 alle 23:58

Caos Robur, Pietro Mele esercita il diritto di prelazione

Pietro Mele dovrà versare circa 2milioni e 400mila euro

Chi c’è dietro a Pietro Mele nell’operazione di acquisizione del Siena? Chi può avere la disponibilità economica per una simile acquisizione?

Perchè adesso le ipotesi non servono più, serve il denaro. Qualcosa come 2milioni e 400mila euro. Le prime voci sull’intenzione del socio di minoranza Pietro Mele di esercitare il diritto di prelazione hanno iniziato a circolare nel pomeriggio e con le voci anche i primi possibili nomi, tra i quali quello di Salvatore Caiata, l’imprenditore che appena un anno fa aveva portato avanti una trattativa per acquistare il Grosseto. Ma è lo stesso Caiata a smentire categoricamente l’ipotesi sul suo profilo Facebook: “Smentisco nella maniera più assoluta di essere coinvolto in qualsiasi modo nelle vicende che riguardano la Robur siena ed esprimo tutto il mio sostegno ad Anna Durio”.

Altro nome che circola è quello di Luciano Moggi che è stato visto a Siena nei giorni scorsi.

In tarda serata è lo stesso Mele a confermare la volontà di avvalersi del diritto di prelazione con un comunicato: “Oggi pomeriggio ho comunicato formalmente alla società Robur Siena l’intenzione di avvalermi del diritto di prelazione in quanto socio della medesima Robur Siena Srl.

Mi sono determinato a questo gesto che a me stesso sarebbe apparso impensabile solo qualche mese fa, a seguito di episodi che con il passare dei giorni si sono moltiplicati e mi hanno reso inverosimile la passiva accettazione di una trattativa terza che metteva in mano i destini di una società, esempio di chiaro orgoglio cittadino e sui meriti della cui resurrezione sento di aver svolto opera riservata ma significativa, ad altri soggetti.

Per me, questo gesto che allarga a dismisura l’impegno che volevo (e potevo) inizialmente assumere, è anche atto di coerenza verso coloro che mi hanno dato fiducia ed è un modo per dare senso compiuto alla mia progettualità sullo sport senese legato allo sviluppo della città e alla sua rinascita.

Qui termino le mie comunicazioni, riservandomi di riprendere il discorso non appena avranno compimento i passi formali per il trasferimento delle quote”.

Immediata la mobilitazione dei tifosi che ormai pensavano già a campionato e abbonamenti. Il diritto di prelazione scadeva tra 24 ore e la delega di un mese a Durio e Trani per effettuare il mercato sembrava avviata a trasformarsi in proprietà a tutti gli effetti.

Adesso torna tutto in discussione.



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