Caro mensa scolastico, anche Bussagli contro Benini. I genitori: "Situazione poco chiara"

Il sindaco di Poggibonsi e Presidente della Provincia di Siena si schiera con i genitori sul piede di guerra. Niko Cinali, comitato Cara Mensa Comunale: "Al Presidente della Repubblica rappresentiamo una situazione discriminatoria"

Di Redazione | 14 Novembre 2022 alle 19:30

Non si placa la querelle tra l’Assessore all’istruzione di Siena Paolo Benini e i genitori dei bambini non residenti nel capoluogo senese ma che frequentano le scuole a Siena, costretti a pagare una tariffa maggiorata di 2 euro rispetto ai compagni residenti. Una decisione discriminatoria e iniqua anche secondo i sindaci della provincia confinanti con il capoluogo, ai quali proprio negli ultimi giorni si sarebbe aggiunto David Bussagli, sindaco di Poggibonsi e Presidente della Provincia di Siena, il quale si schiera con i genitori sul piede di guerra. “Abbiamo interpellato Bussagli nell’intento di sollevare il problema, abbiamo già ottenuto una risposta dalla Regione” sottolinea Niko Cinali, Comitato Cara Mensa Comunale.

I babbi e le mamme che che fanno parte del “Comitato cara mensa comunale” non attendono ulteriormente, l’Assessore Benini infatti più volte ha dichiarato di non voler parlare con loro perché non cittadini sotto la sua giurisdizione per cui hanno depositato un ricorso al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro un atto discriminatorio che influisce di circa 400 € a figlio sulle casse delle famiglie.

“Spieghiamo una situazione discriminatoria e poco chiara perchè l’aumento – evidenzia Cinali  è stato annunciato a marzo e deciso tra maggio e giugno, quando i genitori hanno già deciso l’iscrizione a scuola. Attendiamo una risposta per ottenere più chiarezza, non sappiamo dove saranno destinate le risorse dell’aumento, una volta ci è stato detto per una miglioria dei servizi”.



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