Comitato lavoratori scuola di Siena: "Recovery fund da riscrivere, investire nell'istruzione"

Il Comitato dei Lavoratori della Scuola di Siena è sul piede di guerra e chiede una decisa svolta al Governo

Di Redazione | 22 Febbraio 2021 alle 8:00

Comitato lavoratori scuola di Siena: "Recovery fund da riscrivere, investire nell'istruzione"

Rivedere il recovery Plan e investire per risolvere gli annosi problemi della scuola. “Aspettiamo solidarietà e passi concreti anche da parte di chi ci governa”. Il Comitato dei Lavoratori della Scuola di Siena è sul piede di guerra e chiede una decisa svolta. La nota:

“Nell’ultimo anno, come Comitato, ci siamo espressi in diverse occasioni per dare il nostro supporto a scioperi intercategoriali e a mobilitazioni dal basso che puntavano all’applicazione e al rispetto della Costituzione relativamente all’istruzione ma non solo.Stavolta, con crescente preoccupazione, ci rivolgiamo al (nuovo) Governo e alle Istituzioni, anche locali, e in particolare al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che ha inaugurato il mandato promettendo di ripartire dal lavoro svolto finora dall’ex Ministra  Azzolina”.

“Come lavoratori della Scuola abbiamo il dovere (oltre al diritto) di segnalare, invece, che quanto fatto negli ultimi decenni va nella direzione di non tutelare i diritti all’istruzione e ad un lavoro dignitoso: abbiamo assistito negli ultimi anni ad uno progressivo smantellamento dell’istruzione pubblica che ha portato ad una situazione critica in generale e  catastrofica in un momento di emergenza. Classi pollaio ed edifici non idonei mettono sempre a rischio l’andamento didattico e l’incolumità di studenti e lavoratori ma si rivelano disastrosi durante una pandemia.Da maggio 2020 ribadiamo la necessità di far fronte alle necessità della scuola e abbiamo organizzato due flashmob per sensibilizzare opinione pubblica e amministrazione locale portando uno striscione molto eloquente “Spazio alla scuola, posto ai docenti!”.

“La situazione emergenziale è tutt’altro che sulla via della fine (esperti in materia parlano di almeno due anni per estendere il vaccino a tutta -o quasi- la popolazione). Trovare soluzioni- tampone (quali la DaD o la Didattica Integrata) risulterebbe uno spreco inutile se non dannoso alla lunga. Non siamo dei ribelli, teniamo anche noi alla nostra salute e a quella dei nostri cari ma riteniamo necessario un piano serio di reperimento di spazi per la scuola e non solo in questo momento. Un apprendimento duraturo ed efficace è possibile solo con un numero ridotto di studenti: verrebbe meno la possibilità per i docenti di garantire quella didattica personalizzata e individualizzata (si dice cos?)  spesso elogiata nei manuali e nei programmi scritti da chi, evidentemente, non sa come funzioni la scuola davvero”.

“Eliminare le classi pollaio significa anche potenziare il personale scolastico (docenti e personale ATA): la precarizzazione  è una piaga che affligge la scuola da decenni e non è mai stato studiato e messo in atto  un piano  trasparente e duraturo per uscirne, quando sarebbe bastato applicare la  mai  la direttiva europea n. ….che obbliga i Paesi membri a stabilizzare i lavoratori di ogni settore dopo 36 mesi di servizio. Come insegnare ai nostri alunni a sentirsi europei quando il nostro Governo paga ogni anno sanzioni all’UE per trasgredire le sue leggi? Serve una stabilizzazione immediata: l’anno scolastico 2021-22 è già qui, in realtà: non deve essere ripetuto l’errore dello scorso anno in cui il tempo e le risorse (materiali e umane) non sono stati messi a disposizione della scuola.Perciò, chiediamo di distinguersi nettamente dalle politiche portate avanti negli ultimi anni e di allinearsi invece a quanto sancito dalla Costituzione”.

“Serve un piano di investimenti chiaro e che faccia davvero gli interessi della scuola pubblica! Siamo stanchi delle promesse e dei “domani”: amiamo il nostro lavoro e siamo consapevoli dell’importanza basilare dell’istruzione nella vita dei cittadini che quotidianamente formiamo.Appoggiamo e promuoviamo la proposta di Priorità alla Scuola che, in seguito ad un’attenta analisi del Recovery Fund, ha prodotto un documento dettagliato sul capitale necessario, sugli ambiti di intervento su cui puntare, sugli investimenti davvero efficaci nelle scuole ( http://www.euronomade.info/?p=14153 )”.Anche le organizzazioni di lavoratori, genitori e studenti (come la nostra o come Priorità alla Scuola), cioè di coloro che la scuola la vivono ogni giorno, possono contare su persone competenti e vogliono dare il proprio contributo per difendere un diritto sancito dalla Costituzione”.

 



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