Confcommercio e Confesercenti Siena bocciano il progetto di Isola d'Arbia: "Fuori luogo"

Di Redazione | 2 Agosto 2018 alle 13:50

Confcommercio e Confesercenti Siena bocciano il progetto di Isola d'Arbia: "Fuori luogo"

Nota congiunta delle due associazioni: “Un’idea davvero leggera”

Nota congiunta di Confcommercio e Confesercenti Siena sul progetto del Comune di un nuovo grande centro commerciale ad Isola d’Arbia e relativa nuova viabilità. Si esprime netta contrarierà:

“Dunque Siena diventerà presto una piccola Milano: piazzale Rosselli come la stazione Centrale, e Isola d’Arbia come le fermate di Pero o Sesto Marelli della metropolitana. Ci apprestiamo a modernizzarci e a guadagnarci di conseguenza, perché alla nostra città riuscirà benissimo fare il verso ai grandi centri ‘metropolitanizzati’, con conseguenze tutte positive… o forse no?

“Battute a parte, la vicenda è in realtà molto seria. Questa mattina parte della stampa dà conto dell’ipotesi di realizzazione di un grande centro commerciale a Isola d’arbia con servizio di metropolitana leggera a corredo. Nelle anticipazioni non ci sono tracce di dichiarazioni ufficiali né del Sindaco De Mossi, né di altri membri di Giunta comunale. Questo ci autorizza a sperare che quando il primo cittadino vorrà intervenire  sul tema saprà dare un quadro ben diverso di ciò che ha in mente; in particolare, per quella salvaguardia del commercio e del centro storico su cui è più volte intervenuto durante la campagna elettorale. Ce lo auguriamo sinceramente, perché se quanto leggiamo oggi corrispondesse al vero si tratterebbe di un passo molto pesante, inopportuno sia nel metodo che nel merito”.

“Isola d’arbia non è emersa in discussione nelle occasioni di contatto che fin qui i nuovi amministratori della città hanno avuto con chi rappresenta le imprese senesi; buon senso vorrebbe che prima di procedere su interventi così dirompenti se ne avesse la volontà di parlarne apertamente. Nel merito, un insediamento commerciale di quel tipo avrebbe effetti pesantissimi per chi, già a fatica, si impegna tutti i giorni per mantenere in vita un tessuto commerciale a misura di un luogo come Siena, che è ben diverso da Milano, Serravalle Scrivia o Valmontone. Queste considerazioni sono note da tempo. Già nel 2014, quando la maggioranza Comunale era di altro segno e qualcosa del genere fu ventilato, lo evidenziammo a chiare lettere: ecco perché la nostra posizione di oggi è evidentemente tutt’altro che di parte”.

“Al di là delle difficoltà normative, logistiche e delle ricadute sulla sostenibilità ambientale, quella apparsa oggi ci sembra una idea finalizzata al bene di ben pochi, piuttosto che della collettività. Ci auguriamo di poter entrare seriamente nel merito delle cose da fare, per il commercio e l’economia cittadina, con chi ha ricevuto il mandato di farlo nell’interesse di tutti”.

 



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