Consiglio Comunale approva un odg su comunità energetiche, ma respinge adesione a Sienaenergie

Giallo del consigliere FdI De Risi che sottoscrive l'odg della maggioranza, ma poi vota contrario. Respinta dunque la mozione presentata dal consigliere del Gruppo Misto Fabio Pacciani

Di Redazione | 22 Marzo 2024 alle 17:00

Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato nella seduta di oggi, venerdì 22 marzo, un ordine del giorno sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sottoscritto dai gruppi Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Enzo De Risi, Monica Crociani, Sarah Campani, Francesca Borghi, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Alessia Pannone, Emanuela Anichini, Maria Antonietta Campolo), Lega Salvini premier (Francesco Mastromartino, Orazio Peluso), Forza Italia-Udc-Nuovo Psi (Lorenza Bondi, Marco Falorni), Movimento Civico Senese (Franco Bossini), Le Biccherne (Michele Cortonesi, Leonardo Pucci), Sena Civitas (Chiara Parri). L’atto è stato approvato con diciannove voti favorevoli e dieci contrari su un totale di ventinove consiglieri presenti.

Con il documento, illustrato all’aula da Michele Cortonesi (Le Biccherne), si impegna il Sindaco e la giunta comunale a “verificare se le esperienze già costituite di Cer nel territorio rispondano a tutte le condizioni, non solo di natura tecnica-amministrativa, che possano valorizzare e giustificare la partecipazione del Comune” di “porre in essere tutti gli atti necessari a promuovere nel rispetto della normativa vigente la costituzione di una Cer qualora non sussistano le condizioni sopra citate”. Inoltre l’ordine del giorno impegna a “valutare il supporto istituzionale di Arrr Spa, società di regione Toscana, incaricata dalla medesima Regione di garantire l’animazione territoriale, anche sotto forma di consulenza energetica a sportello e di informazione diffusa, con particolare attenzione alle iniziative di promozione di Comunità Energetiche da parte degli enti locali e delle cooperative di comunità”. Infine a “promuovere tutte le opportune iniziative al fine di consentire la massima partecipazione di quanti, persone fisiche, Pmi, associazioni, vogliano entrare a far parte della costituita Cer”.

Nelle premesse del documento si legge come si ritenga “opportuno promuovere l’istituzione di Comunità energetiche rinnovabili quali punti focali della transizione energetica e strumenti fondamentali per la creazione di nuovi modelli di economia sostenibile basati sulla generazione distribuita, sul consumo consapevole di energia e sul contrasto alla povertà energetica, nonché come efficace contributo al conseguimento degli obiettivi del ‘Cleanenergy package’. Per costituire una Cer è necessario dare vita a una entità legale fra i futuri soci della comunità, siano essi persone fisiche, piccole o medie imprese, enti territoriali o amministrazioni pubbliche locali”. “Lo scopo di una comunità energetica – si legge ancora nell’ordine del giorno approvato – non è il profitto e pertanto le forme giuridiche più comunemente utilizzate per la costituzione sono quelle della fondazione di partecipazione, la società consortile a responsabilità limitata mista senza scopo di lucro, l’associazione riconosciuta e altre configurazioni iscritte al Runts (Registro nazionale del terzo settore), che riconoscono all’amministrazione pubblica un ruolo guida che permetta una governance stabile che garantisca una distribuzione dei corposi incentivi previsti per il settore secondo principi di interesse pubblico”.

“La costituzione di una Cer – continua l’atto – richiede l’individuazione delle aree dove installare l’impianto o gli impianti di produzione. Il comune come ente locale autonomo e rappresentativo della propria comunità ne deve curare gli interessi e promuovere lo sviluppo anche attraverso la costituzione di una Cer al fine di mettere a disposizione di tutta la collettività i benefici derivanti dalla produzione di energia elettrica attraverso la fonte delle energie rinnovabili, sfruttando tutto il proprio parco immobiliare per quanto disponibile”.

“Pertanto – aggiunge l’atto – la costituzione di una Cer da parte del Comune che faccia da polo aggregatore di cittadini come persone fisiche, di Pmi, di altri enti o associazioni del terzo settore, come la stessa’ Sienenergie’, rappresenta una sicura tutela dell’interesse pubblico di cui è portatore e fornisce un servizio a tutta la comunità”. “Il ruolo del Comune – si legge ancora – come soggetto che facilita la comunicazione e il coinvolgimento dei cittadini e delle imprese, oltre che per la capacità di spesa per l’investimento dell’ente stesso”.

Il Consiglio Comunale ha invece respinto una mozione presentata dal consigliere del Gruppo Misto Fabio Pacciani sul sostegno e l’adesione del Comune di Siena alla comunità energetica rinnovabile “Sienaenergie”.

Il documento è stato respinto con venti voti contrari e nove voti favorevoli su ventinove consiglieri presenti.



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