Consiglio comunale, approvato il bilancio di previsione 2020-2022: tutti i numeri

Di Redazione | 23 Dicembre 2019 alle 17:50

Consiglio comunale, approvato il bilancio di previsione 2020-2022: tutti i numeri

L’assessore Fazzi analizza il rendiconto

Nella seduta di oggi, il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione per il triennio 2020/2022, come ha sottolineato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “per la prima volta entro il termine del 31/12 dell’esercizio precedente, come previsto dall’art. 151 del TUEL. Questo rappresenta un risultato importante, non solo perché siamo riusciti ad onorare la promessa fatta lo scorso anno sul rispetto dei tempi della programmazione, ma soprattutto perché è il frutto di una nuova organizzazione degli uffici che hanno lavorato intensamente, avvalendosi anche delle implementazioni del software gestionale”.

“Approvando il bilancio entro la fine dell’anno – ha proseguito Fazzi – il documento, dovendo essere redatto a legislazione vigente, non recepisce ancora le novità della Legge di bilancio 2020; pertanto nei primi mesi del prossimo anno dovremo intervenire con una specifica variazione per adeguare il documento”, ha detto l’assessore, aggiungendo che “il grande vantaggio di partire da gennaio con un bilancio già approvato, senza usufruire dei sistematici rinvii nel termine che si sono susseguiti ininterrottamente a partire dal 1990, consentirà di avviare la gestione senza ricorrere all’esercizio provvisorio”. Con l’ultima variazione di bilancio, “approvata da questo Consiglio, abbiamo provveduto a ripianare interamente il disavanzo ordinario di amministrazione che, pertanto, non graverà più sui bilanci dei prossimi anni – ha proseguito -. Resta, comunque, da coprire il disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui che, con apposita delibera, l’assemblea consiliare aveva, a suo tempo, deciso di ripianare in trent’anni, in quote costanti, che graveranno per un importo di euro 333.738,49 su ciascuna annualità”. Il bilancio “rispetta gli equilibri generali e parziali anche se l’equilibrio di parte corrente si è dovuto, almeno per il momento, raggiungere prevedendo di destinare i proventi delle alienazioni per euro 2.400.000 al rimborso delle quote dei mutui. Si tratta di una misura attuata in sede previsionale ma che, in presenza di prossimi positivi sviluppi delle dinamiche finanziarie di parte corrente, è intenzione dell’Amministrazione rivedere nel primo semestre 2020, fino al completo azzeramento”, ha detto ancora Fazzi, annunciando che “dai primi giorni di gennaio partirà l’attività della società della riscossione che, nei giorni scorsi, ha selezionato il nuovo direttore operativo: Alessio Foligno. La società viene costituita proprio per migliorare la riscossione delle entrate comunali e dare la possibilità, nel tempo, di ridurre gli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità”.

Anche sul 2020, “la parte corrente di bilancio continua ad essere in sofferenza e, per il momento, non ci consente di effettuare quelle riduzioni tariffarie che ci eravamo prefissati, pur se con successivi interventi, anche alla luce di quelle che sono le novità ad oggi solo prevedibili della legge di bilancio 2020 e di alcune operazioni poste in essere precauzionalmente nei mesi scorsi, ci dovrebbe permettere di liberare risorse di parte corrente”. “Nel 2019 si sono sensibilmente ridotti i tempi medi di pagamento dei debiti commerciali e, ad oggi, non risultano presenti sulla piattaforma fatture commerciali scadute”. L’assessore ha poi illustrato alcune specifiche sulle voci di bilancio: le entrate correnti si attestano sui 101.393.904,65 euro, in riduzione del 17% circa rispetto al dato assestato 2019, ma superiore di circa il 3% rispetto alle previsioni iniziali. “Anche quest’anno non sono previsti aumenti di aliquote o tariffe”, ha poi detto Fazzi. Riguardo alle voci più significative delle entrate, la previsione complessiva del gettito Imu per il 2020 è stimata in 29.200.000 euro (ordinaria per 25.200.000 euro e recupero evasione e coattiva per 4.000.000 euro). Le aliquote e le esenzioni rimangono le stesse degli anni passati. La previsione del gettito TASI (Tributo per i servizi indivisibili) è stimata in euro 2.000.000 (oltre a euro 400.000 per recupero evasione). Per quanto riguarda la TARI, le tariffe sono calcolate in modo da garantire l’integrale copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

“Di grande rilievo è la recentissima delibera del 31 ottobre dell’ARERA, authority nazionale competente in materia, con la quale è approvato il nuovo metodo di determinazione delle entrate tariffarie del Servizio Integrato di gestione rifiuti che innova radicalmente il sistema vigente, e causa notevoli difficoltà ai Comuni, tanto che dovrebbe essere rinviato al prossimo 30 aprile il termine per l’adozione di pianificazione, regolamenti e tariffe. L’ATO Toscana Sud ha tempestivamente segnalato, anche per il nostro ambito, un rischio di aumento delle tariffe che questa amministrazione cercherà di scongiurare in ogni modo anche accollandosi con il bilancio, per quanto possibile, i maggiori oneri che dovessero eventualmente ricadere sui cittadini”.

Il gettito per l’addizionale IRPEF è stimato in euro 7.800.000, in base a quanto stabilito sull’applicativo del sito del Ministero delle Finanze. Per l’imposta di soggiorno rimane invariata la riorganizzazione tariffaria e della riscossione deliberata lo scorso anno. Il gettito per il 2020, tenuto conto anche dei dati 2019, è previsto in lieve aumento ad euro 2.500.000. L’assessore, infine, ha dato lettura di una serie di dati sul trasferimenti e sulle entrate extratributarie. Trasferimenti. Per quanto riguarda i contributi statali è previsto il FSC per euro 2.050.000 ed altri trasferimenti vari per complessivi euro 620.000 circa. I contributi regionali sono stati prudenzialmente previsti per euro 1.580.000. Sono, inoltre, previsti trasferimenti per euro 1.255.000 per rimborso del personale comunale comandato presso la Società della Salute. Entrate extratributarie. Vendita di beni e servizi e proventi da gestione dei beni 14.182.012,70 euro; proventi dall’attività di controllo/repressione irregolarità e illeciti 14.132.000,00 euro (con fondo crediti per 5.940.700 euro di cui peraltro il 50% dei proventi viene destinato secondo quanto previsto dal CDS, con apposita delibera di Giunta); interessi attivi 3.000 euro; altre entrate da redditi da capitale (Siena Parcheggi, Intesa e Acquedotto del Fiora) 800.000 euro; rimborsi ed altre entrate correnti 4.429.000 euro. Per un totale di 33.556.012,70 euro. La voce “vendita beni e servizi e proventi da gestione dei beni” è prevalentemente costituita da proventi e rimborsi servizi scolastici e scuole dell’infanzia 2.764.000 euro; proventi dei musei (Civico, Torre del Mangia, SMS, Bottini, Museo dell’Acqua) 2.814.200 euro. Fitti attivi e proventi del patrimonio immobiliare 1.855.000 euro. Cosap 1.660.000 euro; canone di concessione servizio mobilità e sosta 1.850.000; canoni di concessione servizi gas, acqua e farmacie 1.037.000 euro; proventi accessi ZTL 525.000 euro; proventi concessioni cimiteriali 360.000 euro; diritti di segreteria–edilizia e concessioni e servizi diversi 355.000 euro. La voce “Rimborsi ed altre entrate correnti” è composta principalmente da crediti IRAP e Iva 1.736.000 euro; sponsorizzazioni 200.000 euro; rimborsi spese postali contravvenzioni 1.000.000 euro; Rimborso spese personale distaccato presso Siena parcheggi per comando società riscossione 400.000 euro.

Relativamente alla spesa, Fazzi ha precisato che “i costi del personale, che si attestano intorno ai 25.500.000 euro, rimangono sostanzialmente invariati, e ciò è il risultato della riduzione legata ai pensionamenti, mentre l’aumento è dovuto agli effetti del nuovo contratto, ma, soprattutto, dal piano assunzionale posto in essere nel corso nel 2019 e che verrà completato nel 2020, che ha consentito di inserire nell’organico dell’Ente nuove forze per rilanciare con decisione l’attività di questa amministrazione”. Altre cifre indicate dall’assessore riguardano “un contributo in aumento alla Biblioteca degli Intronati per 480.000 euro, al Siena Jazz per 500.000 euro, e un sostegno in riduzione, rispetto allo scorso anno, all’Istituto Franci di 300.000 euro. Tre realtà, queste, che l’amministrazione intende valorizzare”. Nel rispetto della normativa è stato previsto “un fido di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza, inizialmente previste in bilancio, di euro 400.000. Non sono previsti ulteriori accantonamenti nel Fondo contenzioso. La recente variazione di bilancio che lo ha incrementato e gli accantonamenti già presenti nel risultato di amministrazione lo rendono congruo e in linea con il report periodico dell’ufficio avvocatura sulle cause pendenti”.

Sul fronte degli investimenti “la spesa nel 2019 è ripartita, tanto che dovremmo chiudere l’esercizio impegnando somme per circa 12.000.000 euro. Per il 2020 è prevista una nuova spesa per oltre 24.000.000 euro, finanziata in buona parte con l’applicazione di avanzo di amministrazione, reso ormai liberamente utilizzabile con la legge di bilancio 2019, per euro 7.406.800, con il FPV di euro 5.603.700 e una ripresa del ricorso all’indebitamento che vedrà contrarre nuovi mutui nel 2020 per euro 7.161.500”. In questo senso “il piano annuale e triennale dei lavori pubblici, regolarmente pubblicato dopo la sua approvazione, è contenuto nella sezione operativa del Du”> per cui, inoltre, “il potenziamento degli uffici, a seguito delle nuove assunzioni, ha in buona parte risolto il problema della progettazione dei lavori pubblici”. Fazzi ha dunque affermato che “il derivato stipulato nel 2005, a seguito dell’emissione del BOC trentennale, viene costantemente monitorato e non presenta, ad oggi, profili di rischio seppure il mark to market, alla data di redazione della presente relazione, abbia un valore negativo. Non sono infine previste spese per fronteggiare passività o disavanzi di società partecipate e l’Ente non prevede di fare ricorso all’anticipazione di tesoreria, dato il buon livello di liquidità”.

L’assessore ha infine ricordato che “verrà definito entro fine anno il rapporto con Acquedotto del Fiora nei confronti del quale il Comune di Siena risulta essere, già da diversi anni, debitore di circa 600.000 euro” e fatto presente che “in seguito all’adunanza del 20 dicembre 2019 presso la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Toscana, alla quale abbiamo partecipato io e il dirigente Luciano Benedetti, è pervenuta lo stesso giorno la delibera 388/2019 che si è espressa sulle misure correttiva adottate da questa amministrazione in merito al ripiano della restante parte di disavanzo ordinario al 31 dicembre 2018. Il passaggio chiave recita che ‘la Sezione rileva, allo stato degli atti, l’idoneità degli stessi a rimuovere le irregolarità riscontrate’”.



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