Covid, la sottovariante fa salire i contagi anche a Siena

Il boom di contagi potrebbe cominciare a livellarsi solo dopo metà luglio

Di Redazione | 4 Luglio 2022 alle 17:30

La vita va avanti come se il Covid non esistesse più: le mascherine in pubblico sono sempre più rare, anche perché non sono più obbligatorie e c’è voglia di vivere l’estate in compagnia. Il virus purtroppo però c’è ancora e torna a fare paura. In Italia è stato superato il milione di casi notificati di infezione: un dato che porta la nuova ondata estiva ai livelli di quella che l’ha preceduta in primavera, quando si facevano ancora molti test e l’uso delle mascherine era obbligatorio.

Il virus corre nei contagi: oltre 71 mila casi dichiarati ieri e un milione di persone attualmente positive, anche se, per gli esperti, gli infettati reali potrebbero essere addirittura 3 milioni. A trainare la nuova ondata, anomala per il periodo estivo, è la sottovariante Omicron BA.5: uno dei virus più contagiosi mai visti.

Anche a Siena la situazione è preoccupante soprattutto dopo questa ultima settimana, legata al ritorno del Palio e ai ritrovi in Contrada, occasioni alle quali tantissima gente ha partecipato. Nell’ultima settimana anche alle Scotte i ricoveri sono tornati a salire, dai 17 pazienti positivi al Covid, in dieci giorni, gli ingressi sono più che raddoppiati: oggi i ricoverati hanno toccato quota 36 con 7 nuovi ingressi.

Questo boom di contagi potrebbe cominciare a livellarsi solo dopo metà luglio, infatti i prossimi giorni segneranno un ulteriore e deciso aumento dei casi, ma potrebbe esaurirsi definitivamente nell’arco di qualche mese, il problema poi sarà vedere che cosa accadrà con l’arrivo dell’autunno e con la comparsa di eventuali nuove varianti.

Nonostante le forme più severe si presentino soprattutto tra i non vaccinati, gli anziani e gli ultra fragili, le quarte dosi, dedicate a ultra ottantenni e immunocompromessi, restano al palo: in tutta Italia solo il 28,8% si è sottoposto al booster. In molti si chiedono se sarebbe stato opportuno estendere il richiamo anche ad altre categorie, come ad esempio a tutti gli over 60. Una richiesta che non trova sponda da parte del Ministero della Salute che nonostante ammetta che la quarta dose, se fatta prima e da più persone, avrebbe ridotto l’impatto di Omicron 5, ormai però è tardivo autorizzarla per una fetta più ampia di popolazione per fermare la curva dei contagi.

Secondo gli organi del Ministero è meglio concentrarsi sulla vaccinazione autunnale estesa almeno a chi ha più di 50 anni, sperando di avere a disposizione vaccini aggiornati alle nuove varianti.



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