Don Enrico Grassini: "Cultura, Siena non va ridotta a una Disneyland trecentesca"

L'appello del direttore Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena. Intanto dal 1 marzo nella Cripta del Duomo la mostra con i tesori che erano stati rubati nel 1989 dal Museo Diocesano di Montarioso

Di Redazione | 25 Gennaio 2023 alle 21:45

“Non dobbiamo ridurre Siena ad una Disneyland trecentesca, è la sfida che ci guarda in faccia e chiama le coscienze di chi amministra politicamente e amministrerà la città”. Un grido di allarme che risuona anche come appello agli amministratori di oggi e di domani. E’ quello lanciato da Don Enrico Grassini, direttore Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena, durante la trasmissione In Diretta, in onda su Siena Tv. No alla commercializzazione della cultura, sì alla sinergia tra istituzioni per evitare il circo commerciale e mediatico sempre in tema di cultura. Don Grassini sembra avere le idee chiare per garantire un nuovo futuro ai tesori culturali della città. Ma resta il problema della burocrazia. “Ci sono tante istituzioni a Siena che tutelano il patrimonio ma trovano difficoltà nel valorizzare e incrementare la visibilità a causa di difficoltà burocratiche ed economiche” conferma don Grassini.

Ed infine un’anticipazione che sboccerà a primavera a Siena. Dal 1 marzo una nuova mostra si sposterà dai Musei Vaticani alla Cripta del Duomo. E sarà una sorta di ritorno a casa. “Il primo marzo arriverà una mostra già aperta ai Musei Vaticani dal 6 di dicembre, con una serie di suppellettili di oreficeria e argenteria dal 12esimo al 18esimo secolo, rubate nel 1989 al Museo Diocesano Arcivescovile”.



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