Dopo settimane di mobilitazione e un sit-in promosso sotto la sede di Ferrovie dello Stato, una delegazione di sindaci del sud della Toscana e dell’Umbria è stata ricevuta oggi a Roma da FS per affrontare le gravi criticità della linea ferroviaria Firenze–Roma. A guidare l’incontro il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini, che si è fatto portavoce delle istanze di oltre 40 Comuni coinvolti in questa battaglia per la mobilità e i diritti dei territori.
“Insieme ad altri quattro sindaci e a un rappresentante dei pendolari – ha scritto Sonnini su Facebook – abbiamo rappresentato con chiarezza i disagi quotidiani di migliaia di cittadini. Abbiamo chiesto l’apertura di un’interlocuzione strutturata e continuativa, perché senza servizi pubblici di qualità, le nostre comunità rischiano l’isolamento”.
Il focus della discussione ha riguardato il futuro delle stazioni intermedie tra Firenze e Roma, considerate tappe essenziali per la mobilità dell’Italia centrale. In particolare, è stato sollevato il caso dell’Intercity 598, la cui soppressione o riduzione di fermate ha suscitato allarme tra pendolari e amministrazioni locali.
“Appena usciti dall’incontro – ha aggiunto Sonnini – abbiamo percepito l’importanza di questo primo passo. Ci è stato spiegato quali sono i problemi attuali, ma abbiamo anche ottenuto la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto per affrontare i temi più urgenti e definire una strategia di medio-lungo termine, anche con il coinvolgimento attivo delle Regioni Toscana e Umbria”.
Il sindaco ha inoltre sottolineato che le stazioni intermedie non servono solo i comuni in cui si trovano, ma un’intera area vasta che dipende dal servizio ferroviario per motivi di lavoro, studio e sanità.
“Abbiamo chiesto che non si guardi solo alle grandi città, ma anche ai territori di mezzo, quelli che spesso restano ai margini delle decisioni – ha detto ancora Sonnini -. Il diritto alla mobilità non può essere negato a chi vive fuori dalle metropoli“.