La seduta solenne della Festa della Toscana 2024, dedicata al tema ‘Toscana, terra di genio e innovazione’, si è aperta con un preludio musicale di Giulia Mazzoni e con l’effetto speciale del saluto del Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, il cui avatar in 3d è apparso in proiezione sulla volta del Cinema della Compagnia. Genio e innovazione sono stati sempre il motore dell’identità toscana, nel dna della nostra terra, pensiamo al Rinascimento, da Michelangelo a Leonardo e Galileo, fino alla contemporaneità- ha detto il presidente Eugenio Giani, richiamando il titolo scelto per l’edizione 2024 della Festa della Toscana – Nell’ epoca dei social ricordiamo come proprio in Toscana nel 1986 partiva la storia del digitale, veniva infatti captato dai ricercatori dell’ Università di Pisa il primo segnale della rete Internet in Italia. Accanto al genio e all’innovazione – aggiunge il presidente – la Toscana ha nel suo dna anche il pilastro dei diritti, ecco che nel 1786 aboliva, primo Stato al mondo, la pena di morte per volere del granduca Pietro Leopoldo, il granduca delle riforme. Egli abolì non solo la pena di morte, ma anche la tortura e la confisca dei beni ai condannati. Un gesto profondo di civiltà che vogliamo portare avanti nella Toscana di oggi attraverso azioni concrete. Penso per esempio all’opportunità degli asili nido gratis, come elemento pedagogico di grande innovazione e anche a tutte le azioni che la Toscana riesce a sviluppare sulla parità di genere, che la rendono avanguardia sul piano dei diritti”.
Prima ancora, per tutti, l’emozione di assistere al saluto del Granduca Pietro Leopoldo. Un ologramma realizzato da Alkedo Produzioni per la Festa della Toscana 2024 si è rivolto alle autorità e al pubblico presente in sala. La versione ‘Digital Human’ del Granduca, dell’erede al trono della Casa reale degli Asburgo-Lorena, vissuto nella seconda metà del Settecento, l’uomo che portò la Toscana ad essere, nel 1786, il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura, poi salito al trono imperiale, è frutto, spiegano gli operatori di Alkedo, di un’operazione combinata di ricerche iconografiche, analisi storiche, trasformazioni digitali e ricostruzioni con Intelligenza Artificiale. Non secondario lo studio dell’abbigliamento, che viene analizzato e ricostruito in una ‘sartoria digitale’, così come l’acconciatura.
Il Granduca, fedelmente ricostruito, è apparso dunque sotto forma di ologramma per portare il proprio saluto in apertura della seduta solenne. “La decisione di abolire la pena di morte – ha detto tra l’altro l’ologramma di Pietro Leopoldo – non è frutto di un impulso passeggero, ma di una riflessione profonda sul significato della giustizia e sul valore sacro e inviolabile della vita umana. Con questo atto, la Toscana intraprende una via nuova e coraggiosa e si pone come un faro di speranza per tutte le Nazioni”. Nel pomeriggio, il Granduca accoglierà i visitatori a palazzo del Pegaso, in occasione del rilancio della fortunata iniziativa ‘Palazzo Aperto’.
La delegazione del Consiglio regionale che domani partirà per una missione a ‘Casa Toscana’, nella Silicon Valley (dal 2 al 6 dicembre) troverà altre realizzazioni di Alkedo in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘Genio Toscano’, in programma mercoledì 4 dicembre: sarà possibile osservare tele appositamente realizzate con grafica e tecnica pittorica digitale, che, inquadrate col cellulare, prendono vita diventando ‘Quadri Parlanti’. Anche qui, i personaggi sono generati in Realtà Aumentata e sono frutto di ricostruzioni digitali.
Il pubblico in sala ha poi seguito con grande partecipazione il preludio musicale eseguito al pianoforte dalla compositrice Giulia Mazzoni, che ha regalato, con le note delle sue composizioni, alcuni minuti di grande intensità emotiva.
“Ho provato una grandissima emozione ed è stato per me un grandissimo onore presenziare a questa celebrazione importante – ha dichiarato Giulia Mazzoni a margine dell’evento. – Ho cercato di portare al pubblico la mia musica, i miei valori e le storie che si racchiudono dietro i miei brani. La musica che ho proposto questa mattina è tratta dai miei album e attraverso di essa cerco di portare avanti la tradizione musicale della Toscana incarnata ad esempio da Puccini o Mascagni. Io cerco di portare un nuovo contributo, moderno e innovativo, a quella genialità che fa parte del nostro Dna”. La scelta del repertorio da proporre al pubblico, ha aggiunto “è stata una scelta di grande responsabilità. È stata una scelta difficile, perché volevo che la scaletta di questa mattina fosse solenne e che cercasse davvero di proporre dei valori importanti. Ho scelto di aprire il mio preludio con il brano Per aspera ad astra, vale a dire Oltre le asperità si arriva alle stelle, come augurio per tutti in noi in questo momento difficile di crisi, di guerre e di divisione per dire che la bellezza e l’arte sono la cura per l’anima”.