Finanza, operazione "Game Over": maxi sequestro da oltre 6 milioni di euro a imprenditore del senese

Di Redazione | 8 Luglio 2019 alle 9:48

Finanza, operazione "Game Over": maxi sequestro da oltre 6 milioni di euro a imprenditore del senese

Dal 2004 al 2015 aveva accumulato un vasto patrimonio a fronte di esigue dichiarazioni dei redditi, intestando falsamente i beni ai familiari

La Guardia di Finanza di Siena ha eseguito, su delega del Tribunale di Firenze, un sequestro di beni per oltre 6,6 milioni di euro a un imprenditore, di origini calabresi ma da anni oramai residente nella provincia di Siena. L’uomo è stato denunciato e condannato per numerosi reati a sfondo economico-finanziario a partire dall’anno 2004.

Le contestazioni sono riferite alla gestione di più società, a lui intestate e da lui amministrate (alcune delle quali portate al fallimento) ed esercenti attività in diversi e variegati settori imprenditoriali: dal settore immobiliare, al trasporto merci su strada, alla coltivazione di cereali alla produzione di energia rinnovabile.

L’imprenditore ha evidenziato nel tempo una significativa pericolosità sociale in relazione alla natura ed abitualità dei reati commessi, tutti a sfondo economico finanziario che hanno consentito all’interessato di accumulare un considerevole patrimonio mobiliare ed immobiliare a fronte di redditi dichiarati al Fisco del tutto esigui. Rispetto a meno di 30.000 euro l’anno dichiarati, vantava il possesso di beni (tra quote societarie; immobili; beni mobili) per oltre 6,6 milioni di euro, accumulati nell’arco di oltre dieci anni.

Per eludere l’Erario, molti di questi beni erano stati fittiziamente intestati a familiari dell’imprenditore ed, in particolare, alcune quote societarie risultavano in possesso della madre settantenne. Le meticolose ed approfondite indagini, svolte sotto l’egida della Procura della Repubblica di Siena, hanno consentito di ricostruire, in dettaglio, oltre alle varie condotte delittuose, perpetrate dal 2004 al 2015, anche la corrispondenza temporale tra la commissione dei reati e le acquisizioni di ricchezze ingiustificate.



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