È fiducioso che la sua proposta di legge, presentata nei giorni scorsi, possa andare in porto. Francesco Michelotti, entrato da poco in Parlamento, si è messo subito al lavoro nell’ambito Palio e in seguito alla richiesta di condanna per alcuni contradaioli dopo i fatti del 2015. Quelli che a Siena si sono sempre chiamati “fronteggiamenti”, in tribunale sono denominati “risse”. La volontà dell’onorevole è di poter applicare un comma all’articolo 588 del codice, facendo sì che solo nei casi di querela si debba poi procedere penalmente. Questo varrebbe solo nei casi di specifiche vicende nel corso di manifestazioni di carattere storico-culturale e/o folcloristico.
“La proposta parte da un ragionamento legato alle ultimi sviluppi penali – spiega Michelotti intervenendo a Siena Tv- fermo restando il rispetto di imputati e Procura, non vogliamo modificare il reato di rissa ma introdurre un ulteriore comma all’articolo 588, che prevede, in casi cui la rissa avvenga in contesti come le manifestazioni storiche riconosciute dalla Regione, la procedibilità del reato a querela, quindi si potrebbe avviare il procedimento solo con una querela di parte e non d’ufficio. Ci sono buone possibilità, è una proposta al vaglio, non dovrebbero esserci particolari criticità, si introduce un ulteriore elemento”.
