GdF Siena: reati tributari nella pelletteria amiatina, imprenditore interdetto dall'attività per un anno

Di Redazione | 8 Ottobre 2025 alle 9:57

GdF Siena: reati tributari nella pelletteria amiatina, imprenditore interdetto dall'attività per un anno

Nuovi sviluppi dell’indagine che un mese e mezzo fa ha portato la Guardia di Finanza di Siena ad un un sequestro preventivo di 1.2 milioni di euro nei confronti di una società dell’Amiata operante nel settore della pelletteria, per reati tributari.

Sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, le Fiamme Gialle hanno notificato la misura cautelare del divieto di esercitare attività imprenditoriali al legale rappresentante della società.

Il contesto trae origine dall’analisi di rischio eseguita dal Nucleo di polizia economico-finanziaria su alcune ditte individuali, gestite da imprenditori di origine cinese e caratterizzate da indicatori di anomalia tipici del fenomeno delle imprese “apri e chiudi”. La verifica fiscale nei confronti della società “cliente” ha poi fatto emergere indizi, a carico del suo legale rappresentante, per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (FOI) per 2.633.843 euro, ricevute dai quattro imprenditori cinesia loro volta segnalati per il reato di emissione di fatture false.

Nell’ambito del procedimento penale successivamente iscritto, nel mese di settembre è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di 1.184.183,16 euro nei confronti del legale rappresentante, a carico del quale il Pubblico ministero ha richiesto anche la misura cautelare personale interdittiva che, all’esito dell’interrogatorio preventivo, è stata applicata dal GIP per la durata di un anno.

Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di non colpevolezza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.

 

L’indagine conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nella ricerca, attraverso la piena valorizzazione del patrimonio informativo e la ricostruzione dei flussi finanziari, dei responsabili di condotte fraudolente e dei contribuenti connotati da un elevato indice di pericolosità tributaria, anche con l’obiettivo di garantire la concorrenza e tutelare gli imprenditori onesti.



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