Giornata mondiale salute mentale, Pozza: "La parola d'ordine è prevenzione, soprattutto a scuola"

Sono oltre 150 mila le persone seguite in Toscana dai servizi pubblici. Giani e Bezzini: "Un diritto universale"

Di Redazione | 10 Ottobre 2023 alle 18:30

Era il maggio del 1978 quando il parlamento italiano approvava la legge Basaglia che impose le chiusure dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale.

Oggi si celebra la giornata della salute mentale. Ma quanta strada è stata fatta da quel giorno di quarantacinque anni fa?

“Oggi i pazienti hanno un ventaglio di opzioni rispetto al passato – ha detto Andrea Pozza di Psicologia Clinica dell’Aou Senese – ci sono i centri di salute mentale, i centri residenziali e quelli ambulatoriali. Abbiamo poi i protocolli di Terapie di Provata Efficacia che funzionano molto bene per chi soffre di stati d’ansia e dell’umore. Oggi disponiamo di trattamenti che sono più efficaci”.

La pandemia ha dato una forte scossa, ed è da questa esperienza che vengono fuori due parole chiave per il futuro della salute mentale: prevenzione e nuove tecnologie.

“Prevenzione, cioè lavorare prima dell’insorgenza dei sintomi con protocolli nelle scuole. Secondo usare le nuove tecnologie in modo costruttivo. L’appello lo rivolgo soprattutto a chi ha un ruolo educativo come per esempio gli istituti scolastici, perché svolgono un importante ruolo sentinella nell’insorgenza di certi disturbi”.

“La salute mentale è un diritto universale e come Regione raccogliamo dunque la sfida per un potenziamento dei servizi offerti: convinti della necessità di sensibilizzare cittadini e comunità su un tema che spesso nella quotidianità non riceve l’attenzione dovuta da parte dell’opinione pubblica o addirittura subisce stigma e discriminazioni che si abbattono sui pazienti, ma consapevoli anche del lavoro svolto in questi anni”. Con questo messaggio il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini celebrano la Giornata mondiale della salute mentale 2023, che si festeggia il 10 ottobre (istituita trentuno anni fa).

Il coordinamento toscano delle associazioni per la salute mentale che, da oltre trent’anni raccoglie e accoglie cinquantadue realtà presenti in tutte le province della regione, come da tradizione oggi organizzerà una marcia sulle Mura di Lucca con partenza alle 17 e finale con un’esibizione teatrale.

Sono quasi 156 mila tra adulti, bambini e ragazzi – il dato è aggiornato al 9 ottobre –  le persone assistite in Toscana dai servizi di salute mentale pubblici. Di queste oltre 117 mila hanno un percorso attivo che le vede prese in carico, reso più facile anche dalla cartella clinica unica elettronica che la Toscana, tra le prime regioni in Italia, sperimenta dal 2019 su larga scala in tutte e tre le aziende Asl.

Lo studio Edit 2022 condotta da Ars Toscana, l’agenzia regionale di sanità, ha messo in luce a novembre di un anno fa come la condizione psicologica in particolar modo degli adolescenti toscani si sia complicata dopo il Covid. Il livello di distress è cresciuto, le ore di sonno sono diminuite e almeno uno su dieci, nel corso dell’ultimo anno, ha compiuto un atto autolesivo.

“Da qui  – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – hanno preso le mosse una serie di interventi sul disagio psicologico e psichico che la Regione ha messo in campo per la riorganizzazione dei servizi: in particolare per l’accesso a prestazioni qualificate delle fasce vulnerabili, per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, per i disturbi dell’attenzione e la presa in carico dei ragazzi”.  Il tema della giornata mondiale di quest’anno è  non a caso, il diritto di tutti ad accedere alle cure.

In Europa una persona su sei soffre di un disturbo psichiatrico: patologie psichiatriche che si manifestano già da giovani, fin dall’infanzia, e che nel 75 per cento dei casi esordisce prima dei venticinque anni d’età. L’Oms, l’Organizzazione mondiale per la sanità, stima che il 10-20 per cento di bambini e adolescenti soffra di disturbi mentali.

L’Unicef ricorda che tra i dieci e i diciannove anni, a livello globale, oltre un adolescente su sette vive con un problema di salute mentale diagnosticato.



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