Gsk, dal 2018 ad oggi tagliati 500 lavoratori interinali a Siena

Di Redazione | 30 Giugno 2019 alle 14:58

Gsk, dal 2018 ad oggi tagliati 500 lavoratori interinali a Siena

Il piano produttivo del vaccino per la meningite B ha creato un surplus di stock e quindi tagli a pioggia. Chiuso da mesi anche lo storico sito produttivo di Siena

Continua a tenere banco la situazione dei lavoratori Gsk di Siena. In particolare, a preoccupare, è quella relativa agli interinali e ai lavoratori a somministrazione: dal 2018 ad oggi infatti sono partiti i tagli di quasi 500 occupati, cui non è stato rinnovato il contratto. Questo a causa della pianificazione produttiva dell’azienda, che nel 2018 ha approntato un corposo piano per i vaccini per la Meningite B, che prevedeva un ampio numero di assunzioni, e che una volta completato è andato a generare un surplus maggiorato di stock, e di conseguenza, tagli a pioggia, vista la mancata necessità di reimpiegare gli assunti. Si calcola che dal 2018 a tutto il 2019, siano almeno 500 i lavoratori tra quelli già non rinnovati o in scadenza. Tutto ciò ha portato anche alla chiusura, avvenuta tra febbraio e marzo, dello storico sito produttivo di Siena.

E’ probabile ora che Gsk faccia il punto e riparta da zero, ma delle centinaia di lavoratori in ballo si presume che ben pochi vengano richiamati: una condizione di precarietà che mette in grave difficoltà, considerando la centralità dell’azienda per l’occupazione nel territorio senese: “Viviamo un momento difficile – racconta Siena Tv uno dei lavoratori – presto l’azienda farà il punto ma è probabile che vengano chiamati nuovi lavoratori e non quelli assunti in precedenza”. Della situazione si stanno occupando i sindacati, come testimoniato dalle parole di Duccio Romagnoli, della Rsu Filctem Cgil, rilasciate durante l’intervento a Buongiorno Palio (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/gsk-in-arrivo-un-nuovo-stabilimento-per-far-pronte-al-calo-produttivo/):  “La situazione dell’azienda è forte, ma ci sono delle criticità che sono in crescita abbiamo creato una lista di 6 punti che ci preoccupano, tra cui un calo dei livelli di produzione. Ci è stato comunicato che è stato approvato un finanziamento per la restaurazione di un edificio che dovrebbe far fronte a questa situazione”.

 



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