Guerriglia urbana a Firenze, poliziotti feriti. Sap: "Basta aggressioni"

La nota del sindacato delle forze dell'ordine: "Isolare gruppi violenti che altro non fanno di aumentare il forte disagio sociale"

Di Redazione | 31 Ottobre 2020 alle 9:43

Guerriglia urbana a Firenze, poliziotti feriti. Sap: "Basta aggressioni"

Guerriglia urbana a Firenze durante il corteo non autorizzato contro il Dpcm, oltre a numerosi danni e una ventina di fermati si registra il ferimento di alcuni agenti di Polizia. La nota di Massimo Bartoccini, Segretario Provinciale SAP Firenze.

“Quello successo nelle vie di Firenze nulla ha a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica per questa inaspettata pandemia, ma gli attacchi alle forze dell’ordine che, di ieri sera (30 ottobre), da parte degli antagonisti infiltrati alla manifestazione non autorizzata, sono inaccettabili”.

“È gravissimo – aggiunge Bartoccini – che la Polizia e le Forze dell’ordine subiscano aggressioni in un corteo, mentre sono impegnati a fare rispettare le norme anti assembramento e di sicurezza previste dal DPCM per fronteggiare il contagio da Coronavirus.Ormai è chiaro che c’è un quadro preciso di questi gruppi di teppisti organizzati per scontrarsi con le forze dell’ordine. Firenze si aggiunge a tutte le altre città già prese d’assalto”.

“E’ importante in questo momento storico isolare al massimo questi gruppi violenti che altro non fanno di aumentare il forte disagio sociale. Mai come ora bisogna essere uniti – dice Bartoccini – E’ fondamentale far rispettare le regole a tutela della nostra salute e quella degli altri.Prendere come bersaglio i poliziotti con bombe carta e petardi con l’unica intenzione di ferirli, non è la soluzione al covid.Il SAP rimarca ancora una volta l’abnegazione, la prontezza e la professionalità con cui tutti i poliziotti che ieri sera erano in servizio nelle vie di Firenze hanno saputo gestire l’ordine pubblico”.

“Anche Firenze ieri è stata vittima di criminali che hanno attaccato le forze dell’ordine, fatto ben dieci feriti fra gli agenti e danni alla città e ai mezzi di servizio. Fra gli altri, gruppi di estrema destra e appartenenti ai centri sociali hanno dato libero sfogo a tutta violenza possibile e a farne le spese, come sempre sono stati i poliziotti. Torniamo a esprimere massima solidarietà ai colleghi dei reparti mobili, delle specialità e di tutte le questure, che stanno svolgendo un lavoro titanico in tutta Italia, a costo di rischi altissimi, con turni di straordinari inimmaginabili per i quali non si intravede neppure una retribuzione. Ma è ora di delineare con chiarezza la situazione: il paese cammina sul filo di un’emergenza sicurezza a cui è necessario rispondere con provvedimenti straordinari. Non è pensabile di continuare a tamponare qua e là i raid di delinquenti di ogni risma che agiscono sfidando lo Stato e lasciare che ogni singola volta le forze dell’ordine li affrontino affidandosi al cielo. Serve che si intervenga subito con azioni forti e contestualizzate, legittimate da questa emergenza sanitaria che ha a sua volta creato una situazione totalmente non contemplata fin qui nel nostro sistema. Servono azioni decise per prevenire i disordini, bloccando sul nascere le proteste non autorizzate e disperdendo subito i partecipanti, ma soprattutto azioni repressive severe contro gli autori di attacchi, azioni di guerriglia, comportamenti para terroristici. Le proteste degli italiani non si fermeranno, e le infiltrazioni dei violenti saranno sistematiche. Agire con forza prima dell’irreparabile”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’ennesima notte di scontri e violenze che si è verificata questa volta a Firenze, dove partecipanti a una manifestazione non autorizzata hanno devastato il centro della città impegnando le forze dell’ordine per ore.

Interviene anche Mauro Marruganti, segretario Regionale per la Toscana, asserendo che “Urgono leggi straordinarie per rispondere ad aggressioni straordinarie, sempre più dilaganti, alle quali non si può rispondere con norme ordinarie e peraltro già inadeguate”.



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