I ristoratori senesi: “Stagione turistica disastrosa. Poche presenze rispetto allo scorso anno”

Di Redazione | 24 Luglio 2019 alle 11:26

I ristoratori senesi: “Stagione turistica disastrosa. Poche presenze rispetto allo scorso anno”

Meno pernottamenti e minori presenze per pranzi e cene nei ristoranti senesi. Da rivedere la sovrapposizione tra Notte Bianca e Street Food internazionale. Le proposte del presidente della Fipe Siena, Marco Cioni

Stagione turistica da rivedere e poche presenze rispetto anche allo scorso anno. A dirlo sono i ristoratori senesi, con il presidente della Fipe Siena, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Marco Cioni. “Viviamo una stagione pressochè disastrosa rispetto agli altri anni – fa notare Cioni – Le presenze per il Palio erano inferiori. Nonostante il limite massimo della capienza fosse aumentato, c’erano spazi vuoti evidenti”. Secondo l’esperienza degli operatori ci sono anche meno pernottamenti e dunque minori presenze per la cena nei ristoranti senesi. “Registriamo un numero inferiore a cena rispetto al momento del pranzo. Spesso i turisti che accogliamo dormono fuori Siena, in Val d’Orcia per esempio, quindi visitano la città per un giorno e poi tornano nei territori dove alloggiano”.

Da rivedere la sovrapposizione tra Notte Bianca e Street Food internazionale. “L’organizzazione dello street food (circa 30 banchi internazionali) alla Lizza con la Notte Bianca non può andare bene – dice Cioni – Deve essere fatta una programmazione diversa e attenta a noi che siamo sul territorio. Ed infatti abbiamo registrato presenze inferiori per la Notte Bianca rispetto a quella fatta 10 anni fa. Il flusso delle persone era alla Lizza e poi raggiungeva il centro quando aveva già mangiato. Alla ristorazione insomma è servita ben poco”.

Tante le proposte di Fipe. “Il brand Siena non può vivere di sé stesso – osserva Cioni – Devono essere creati eventi ed investimenti in strutture, infrastrutture e servizi oltre che in pubblicità e promozione. Anche da parte della Regione Toscana stessa manca la pubblicità sui canali nazionali del brand regionale “Toscana”, come invece fanno altre regioni. E poi, la programmazione corretta degli eventi, l’anticipo della fase promozionale. Tutto questo serve per allungare i soggiorni e stimolare le presenze. Ad Arezzo la Cena Bianca è stata promossa con tre mesi di anticipo. Non possiamo vivere solo del nome “Siena”, insomma. Tanto più che qui servizi e tasse sono tra le più alte. Per quanto riguarda nello specifico la Notte Bianca parliamone già ora per il prossimo anno per cogliere tutte le opportunità possibili”.



Articoli correlati