I risultati delle votazioni a Siena per la scelta dei due candidati segretari nazionali del Pd

Schlein ottiene voti 992 ma il coordinatore della mozione Bonaccini in provincia di Siena è soddisfatto

Di Redazione | 12 Febbraio 2023 alle 20:51

I risultati delle votazioni a Siena per la scelta dei due candidati segretari nazionali del Pd

Risultati definitivi della provincia di Siena per la scelta dei due candidati segretari nazionali del Pd

Schlein voti 992 (46,9 %)
Bonaccini 950 voti (44, 9%)
Cuperlo 137 voti. (6,5 %)
De Micheli 35 voti (1,6 %)

Così commenta Gabriele Berni coordinatore della mozione Bonaccini in provincia di Siena, dopo il risultato delle votazioni: “Siamo partiti da zero, senza il sostegno di nessuna corrente organizzata, come a livello nazionale quasi tutto il gruppo dirigente sosteneva Elly Schlein, ed abbiamo raggiunto un risultato straordinario – commenta Gabriele Berni coordinatore della mozione Bonaccini in provincia di Siena – quanto inaspettato. Solo 10 giorni fa la provincia di Siena veniva considerata una roccaforte di consensi per la candidata sostenuta da quasi tutto il gruppo dirigente nazionale uscente ma il voto degli iscritti, che ha registrato una buona partecipazione, sono stati oltre 2.000 i votanti, ci ha consegnato un quadro diverso. La proposta Bonaccini vince nel 50% dei comuni della provincia di Siena ed in più di 40 dei circoli del partito dove si è organizzato il congresso. Questo risultato è merito della proposta e della autorevolezza di Stefano Bonaccini che ci consegna per la prima volta la certezza di poter contare su una figura competente in grado di coniugare principi e idealità con una grande concretezza espressa dalle sue proposte per il rilancio del Partito e per il e per il futuro del nostro paese. Questo risultato conferma anche a Siena la voglia di cambiamento che c’è fra i nostri iscritti e che crediamo possa essere ancora più evidente con il voto alle primarie del 26 Febbraio. Stefano Bonaccini è stato in grado di portare risultati concreti nel governo della Regione Emilia Romagna, è stato in grado di vincere quando il Partito Democratico perdeva ovunque perché non ha mai abbandonato una dimensione popolare attraverso il proprio radicamento ed il rapporto diretto con i suoi cittadini. Come lui dice c’è bisogno di un PD unito e che riparta dal rapporto diretto con i cittadini e che si occupi dei problemi quotidiani e non un partito dei proclami fini a se stessi o utili solo a se stessi. Stefano Bonaccini si candida proponendo il cambiamento della classe dirigente del PD affermando che non ci dovranno essere più paracaduti per i dirigenti nazionali perché i candidati dovranno essere scelti dai cittadini che stanno sul territorio, si candida per cambiare il PD, per farlo tornare uno strumento utile per scrivere il futuro di questo nostro paese che può sicuramente essere migliore del presente che stiamo vivendo. Dopo questi risultati sono ancora più convinto che il voto del 26 febbraio, a cui potranno partecipare tutti gli elettori, gli darà quella energia popolare necessaria per iniziare questa “impresa.”



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