Il fotografo del National Geographic Michele Ardu omaggia il Palio: donata opera a Siena

L'opera donata a Siena è stata realizzata sulle note de “La Marcia del Palio”

Di Redazione | 30 Giugno 2020 alle 9:49

Il fotografo del National Geographic Michele Ardu omaggia il Palio: donata opera a Siena

Un regalo a Siena ed ai senesi nei giorni in cui la città avrebbe dovuto vivere la sua Festa. A consegnarlo al sindaco Michele Ardu, fotografo che per il National Geographic ha seguito il Palio di Siena e ne è rimasto affascinato. Non solo della Carriera ma della città e dei suoi abitanti e della magia che trasmettono.

“Ho avuto il piacere e l’onore di fotografare Siena ed il Palio di Agosto 2015 e di Agosto 2019 per National Geographic, rimanendo incantato dalla vostra Magia – ha detto Ardu – Delle esperienze di vita, di viaggio e di lavoro fatte nel mondo, Siena rimane sempre in cima alle mie preferenze e di grande rilevanza nello sviluppo dei miei progetti artistici”.
Ardu ha donato alla città una sua opera della collezione “Musica”, ricerca artistica sul superamento dei nostri limiti e delle nostre barriere sensoriali che trova la sua espressione massima nella rappresentazione e collezione di ritratti fotografici del suono. Una ricerca rivoluzionaria, per il modo in cui permette allo spettatore di vivere l’esperienza e l’energia della Musica attraverso il senso della vista e non dell’udito.

L’opera donata a Siena è stata realizzata sulle note de “La Marcia del Palio”. “Donare ciò che di più caro mi appartiene, la mia Arte, nella forma del ritratto della “Marcia del Palio”, é il mio modo per omaggiare ed essere sempre vicino a Siena, anche nelle amare giornate nelle quali il Palio, quest’anno, non si correrà” ha detto Ardu al sindaco De Mossi. “Ringrazio Ardu a nome di tutta la città per il suo omaggio che ci ha portato personalmente dalla Sardegna proprio in questi giorni in cui si sarebbe dovuta celebrare la nostra Festa – È uno studio molto interessante, sono opere che raccontano Siena ed i suoi suoni in maniera innovativa e che meritano di essere esposte al Santa Maria della Scala”.



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