L'avvocato di Trecciolino: "Assolto dall'accusa di maltrattamenti, può correre il Palio"

Di Redazione | 19 Giugno 2019 alle 18:08

L'avvocato di Trecciolino: "Assolto dall'accusa di maltrattamenti, può correre il Palio"

L’avvocato Enrico De Martino fa chiarezza: “La norma di riferimento è l’Ordinanza Martini e nel regolamento del Palio non ci sono disposizioni che vietano specificatamente la partecipazione per fantini che abbiano riportato condanne non definitive”

Con una nota stampa, l’avvocato di Luigi Bruschelli, Enrico De Martino, ha commentato l’esito del processo  a carico del fantino che ha ricevuto la condanna a 4 anni e 10 mesi per i vari falsi ma l’assoluzione dal reato di maltrattamento per animali, oltre che per violazione dei sigilli e frode processuale . L’avvocato De Martino ha voluto precisare che secondo le regoli vigenti nulla impedisce a Bruschelli di poter correre al prossimo Palio:

“Sono comunque contento – all’esito di un procedimento molto complesso, sia dal punto di vista fattuale  che da quello giuridico – che Luigi Bruschelli abbia ottenuto sin da subito una sentenza di assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste per il reato di maltrattamenti di animali oltre che per gli altri di violazione di sigilli e di frode processuale. Questo non solo perché, come Bruschelli ha riferito in aula, i cavalli sono la sua vita, ma anche perché un’eventuale condanna definitiva per il reato di maltrattamento di animali avrebbe potuto comportare problematiche per la sua attività di fantino ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale 21 luglio 2009, cd. “Ordinanza Martini”.

“Per il resto, aspettiamo di leggere le motivazioni di questa sentenza per le quali il Giudice ha indicato in
75 giorni il termine per il deposito, che avverrà quindi a settembre. Per quanto riguarda l’attività di fantino, ritengo che Luigi Bruschelli possa a mio avviso dedicarsi tranquillamente al suo lavoro nei prossimi mesi, anche perché non mi sembra che nell’attuale regolamento del Palio vi siano disposizioni che vietino specificatamente la partecipazione per fantini che abbiano riportato condanne non definitive. L’unica norma di riferimento rimane, quindi, quella dell’Ordinanza “Martini” che, come detto, non riguarda il caso del sig. Bruschelli. Tale Ordinanza vieta infatti «la partecipazione … dei fantini e dei cavalieri che abbiano riportato condanne per maltrattamento o uccisione di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, competizioni non autorizzate e scommesse clandestine (…) in cui si evidenzi uso di sostanze stupefacenti o dopanti attraverso controlli a campione nonché risultino positivi ad alcol test a campione prima della gara in base alle norme attualmente vigenti». Dunque con l’assoluzione con formula piena di Bruschelli dal reato di cui all’art. 544-ter c.p. (maltrattamento di animali) si è completamente fuori dal suo campo di applicazione”.



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