Goracci rivela a telecamere spente: “Rossi e Muto andavano insieme allo Ior, borsa forse piena di soldi”
Nell’ultima puntata de le Iene, l’inviato Antonino Monteleone si è occupato ancora della morte di David Rossi approfondendo la vicenda legata al racconto dell’avvocato di Antonella Tognazzi, Luca Goracci, circa l’incontro con il misterioso personaggio di Antonio Muto, testimonianza riportata da la Repubblica e per la quale proprio Goracci è stato sentito dalla Procura di Siena.
“Sono stato contattato telefonicamente da questo personaggio che poi è venuto da me in ufficio – è il racconto di Goracci alla Iena – mi ha detto che aveva appuntamento con David Rossi il giorno della sua morte, ma ha fatto tardi e passando vicino al vicolo Monte Pio, ha notato un corpo a terra. Avvicinandosi ha riconosciuto David, ma in quel momento ha subito un’aggressione da ignoti, riuscendo a divincolarsi e a scappare, sentendo però degli spari. Gli aggressori avevano delle pistole col silenziatore”.
Il discorso si sposta sull’identità del personaggio, che si è presentato come Antonio Muto di Mantova e imprenditore, ma non quello più noto alle cronache e creditore di Mps: “La faccia non corrispondeva all’uomo che ho conosciuto io quando l’ho ricercato”.
Il clou del servizio riguarda però una misteriosa valigetta. Muto ha garantito a Goracci di conoscere bene Rossi e di averlo accompagnato più volte a Roma e una volta, nel 2012, anche all’ospedale di Siena, dove il padre era ricoverato. Qui l’ex capo comunicazione di Mps aveva una valigetta preziosa, che teneva fosse ben accudita, circostanza che il fratello Ranieri conferma alla Iena. Incalzato da Monteleone sul contenuto della stessa, Goracci si altera e solo a telecamere spente rivela: “Rossi e il sedicente Muto erano soliti andare allo Ior per incontrare un consulente dell’istituto bancario vaticano e consigliere d’amministrazione Mps. Quella valigetta probabilmente era piena di soldi“.
