L'impegno di Sienambiente premiato a Ecomondo

Di Redazione | 8 Novembre 2018 alle 19:58

L'impegno di Sienambiente premiato a Ecomondo

Riconoscimento per 15 anni del marchio di qualità CIC

Sienambiente è stata premiata a Ecomondo, evento internazionale della green economy in corso in questi giorni a Rimini, come eccellenza italiana che si fregia da 15 anni del Marchio Compost di qualità Consorzio compostori italiani. Il riconoscimento, conferito durante la Conferenza nazionale sul Compostaggio e Digestione Anaerobica dal presidente del CIC Alessandro Canovai, conferma l’impegno di Sienambiente nel settore del riciclo e del recupero di materia. Un percorso, quello che ha portato al premio, fondato sul continuo miglioramento dei processi produttivi e ottenuto grazie agli investimenti effettuati nel corso degli anni.

Il compost di Sienambiente, prodotto dai rifiuti organici da raccolta differenziata negli impianti delle Cortine e di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore), è utilizzato oggi da molte aziende del settore agricolo del territorio della provincia di Siena che operano anche nel campo dell’agricoltura biologica. Ogni anno, se ne produce circa 6 mila tonnellate e costituisce una valida alternativa ai fertilizzanti di origine chimica.

A Ecomondo, Sienambiente si è presentata anche come azienda attiva nel campo della ricerca e della sperimentazione. Ieri, sono stati infatti presentati i risultati del progetto Life Re Mida, di cui Sienambiente è partner. Durante i circa due anni di monitoraggio, attraverso controlli analitici, è stata accertata l’efficacia dell’impianto pilota messo a punto nel sito di Monticiano, dimostrando che il sistema consente la riduzione dell’emissione di gas climalteranti e il contenimento di emissioni odorigene.

“Siamo molto soddisfatti del premio assegnatoci perché dà merito al lavoro svolto da oltre 15 anni nel campo del riciclo e del recupero di materia – ha dichiarato Alessandro Fabbrini, presidente di Sienambiente – Per noi, comunque, non vuole essere un punto di arrivo ma uno stimolo a fare ancora meglio e proseguire il cammino nella direzione dello sviluppo sostenibile. La sperimentazione di Re Mida, nata per la riduzione dei gas climalteranti emessi anche dalle discariche chiuse, ne è un esempio”.



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