Locali, De Mossi: "Ritorno alla normalità non prima della primavera del prossimo anno"

"Non possiamo pensare di tornare alla normalità sociale prima di marzo/aprile 2021" spiega il sindaco, e intanto si pensa ad una soluzione per il suolo pubblico

Di Redazione | 24 Aprile 2020 alle 11:52

Locali, De Mossi: "Ritorno alla normalità non prima della primavera del prossimo anno"

In un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, quello che forse manca di più è la normalità. Tornare a prendere un caffè al bar, ritrovarsi con gli amici per fare un aperitivo, tornare a godersi una cena al ristorante. Ma quando potremo tornare a godere di questa normalità?

A rispondere a questa domanda per quanto riguarda la nostra città è stato, in parte, il sindaco di Siena Luigi De Mossi nel filo diretto con i cittadini di questa mattina.

“Mi immagino che i bar saranno fortemente penalizzati – spiega il sindaco De Mossi – perché purtroppo la socialità prevede una libertà di movimento fisico che in questo momento per i motivi che conosciamo non possiamo avere. Per quando i locali torneranno ad aprire il buonsenso non basta, ci vuole disciplina sia da parte dei cittadini che dei gestori, anche se per tornare alla socialità alla quale siamo abituati, che è legittima, non possiamo pensare che possa succedere prima del marzo/aprile del prossimo anno”

Per i locali quindi la normalità non tornerà prima della primavera del prossimo anno, anche se una graduale riapertura inizierà già nel prossimo futuro. Proprio per questi il Comune sta pensando ad una soluzione che riguarda il suolo pubblico per permettere ai locali di utilizzare un numero di tavoli superiore rispettando le norme di distanziamento sociale.

“Ci stiamo occupando di valutare il tema del suolo pubblico – continua il sindaco – per metterlo a disposizione anche di tutte le attività che non hanno possibilità, sfruttando spazi di proprietà comunale in altre piazze per svolgere l’attività, così da essere meno penalizzati in termini di distanziamenti, visto che si va verso una formula che non consentiranno utilizzo dei tavoli che davano un numero di possibili avventori sicuramente più alto di quello che si prevede nei prossimo futuro”



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