Mascherine agli studenti universitari, la precisazione del DSU Toscana

L'azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana risponde alle lamentele degli studenti. 4 milioni in aiuto dei molti fuori sede che non possono far ritorno alle proprie famiglie a causa delle norme governative e delle difficoltà economiche

Di Redazione | 14 Aprile 2020 alle 13:17

Mascherine agli studenti universitari, la precisazione del DSU Toscana
Mascherine agli studenti universitari, la replica del DSU Toscana agli studenti dell’associazione Cravos (LEGGI QUI):
“In merito ad alcune affermazioni diffuse dai rappresentanti di una associazione studentesca di Siena, in merito alla consegna da parte del DSU Toscana di mascherine agli studenti universitari alloggiati nelle residenze universitarie ritenute dall’associazione studentesca non “omologate”, l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana ritiene opportuno innanzitutto ricordare che l’Azienda, ancora prima che giungesse la notizia della distribuzione dei presidi forniti dalla Regione da parte dei Comuni e degli obblighi a seguire disposti dalla stessa Regione Toscana, si è preoccupata di richiedere alla Protezione Civile Regionale, in analogia a quanto fatto per i propri dipendenti delle mense e delle residenze, una prima fornitura di analoghi dispositivi da fornire agli studenti alloggiati, al fine di dare maggiore sicurezza e protezione agli stessi”.
“Ricevuti tali dispositivi che, si sottolinea, sono gli stessi forniti per i propri dipendenti, ed assolutamente idonei a proteggere chi opera ovviamente fuori dall’ambito sanitario, è stata organizzata prontamente dal DSU Toscana apposita distribuzione agli alloggiati presso tutte le residenze universitarie della toscana gestite dall’Azienda, garantendo quindi rapidamente una maggiore tutela degli studenti”.
“Spiace constatare che sono state diffuse dal profilo facebook dell’associazione studentesca immagini di presunte mascherine che, invece, sembrano derivate dagli originali dispositivi attraverso un taglio orizzontale, ovviamente improprio e non consentito, che per effetto produce un oggetto assolutamente difforme dal dispositivo originario che non garantisce adeguata protezione. Non è nostro compito stabilire l’affidabilità e idoneità dei sistemi di protezione consegnati a tutti gli studenti interessati e, tantomeno l’operato della amministrazione comunale; ci preme solo ribadire che l’Azienda DSU ha dimostrato fin da subito attenzione alla necessità di mettere in sicurezza gli alloggiati delle residenze attivandosi per dare loro gli strumenti di cui è riuscita ad entrare in possesso”.
“Probabilmente questo aspetto non è stato sufficientemente compreso dagli stessi studenti, così come non è chiaro lo sforzo che l’Azienda sta facendo in questa situazione di emergenza per garantire a tutti i borsiti l’erogazione dei servizi essenziali come il pasto da asporto nelle mense e la permanenza nelle residenze ai beneficiari che non possono fare ritorno nelle proprie dimore. Al pari dell’iniziativa che distribuirà agli studenti borsisti di tutta la Toscana più di 4 milioni di euro assunta venerdì dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda in considerazione dell’impossibilità di molti studenti fuori sede di poter far ritorno alle proprie famiglie a causa delle norme governative e delle difficoltà, anche economiche, che questi stanno incontrando questi giorni. Ovvero una serie di interventi che prevedono contributi una tantum per gli studenti nelle residenze per il disagio di questi giorni e un contributo per pagare l’affitto per quegli studenti borsisti che risiedano fuori dalle residenze, oltre un contributo di disagio per compensare la mancata o ridotta  fruizione dei servizi  mensa”.


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