Mens Sana, Viviani sanzionato dopo il lancio della sedia

Di Redazione | 11 Maggio 2017 alle 18:32

Mens Sana, Viviani sanzionato dopo il lancio della sedia

Terminate le lunghe indagini relative alla vicenda del lancio di una sedia verso il campo di gioco

Al termine delle lunghe indagini relative alla vicenda del lancio di una sedia verso il campo di gioco, avvenuto dopo il termine della gara dell’8 dicembre 2016 tra Mens Sana Basket 1871Eurobasket Roma, la Procura federale ha deferito al Tribunale federale la società, nella persona del presidente Andrea Viviani, per non avere posto in essere preventivamente tutte quelle misure e accortezze necessarie a garantire l’ordine e la sicurezza. 

“Nell’udienza di mercoledì 10 maggio dinanzi al Tribunale Federale il Presidente Viviani – si legge in una nota ufficiale – ha ribadito quanto già dedotto alla Procura e ha richiesto l’archiviazione del procedimento eccependo – tra l’altro – l’imprevedibilità e la repentinità dell’azione contestata, nonché la presenza all’interno del palasport in occasione della partita in questione, come di tutte le altre disputate a Siena, di misure idonee a garantire ordine e sicurezza per lo svolgimento della gara che chiariscono che un evento quale quello accaduto dopo la fine della partita con Eurobasket non poteva essere previsto e impedito”.

Il Tribunale Federale ha comunque valutato necessario applicare una sanzione e, ritenute esistenti tutte le possibili attenuanti in favore della Mens Sana Basket 1871, ha deciso di erogare la sanzione minima prevista: provvedimento di inibizione per 23 giorni per il Presidente Viviani, fino al 1 giugno 2017.

“La Mens Sana Basket 1871 – prosegue la nota – , nel prendere atto della chiusura del procedimento, intende ribadire la ferma condanna del gesto già espressa nel comunicato emesso il 9 dicembre nel quale si affermava che certi comportamenti non trovano alcuna giustificazione e non possono essere tollerati in un palazzetto, come quello di Siena, nel quale il pubblico da sempre sa manifestare la propria passione e il proprio attaccamento alla squadra senza superare gli ovvi limiti che sono imposti non solo dalle regole scritte, ma anche dal buon senso e dallo spirito sportivo. A maggior ragione – si può aggiungere adesso – considerando che le inevitabili conseguenze disciplinari possono arrecare gravi danni alla società e con essa a tutti gli sportivi che con passione e correttezza supportano la nostra squadra. Si è quindi conclusa questa lunga vicenda che ci ha tenuti finora con il fiato sospeso ed è così possibile guardare con maggiore serenità anche all’inizio del prossimo campionato e alle attività da programmare e organizzare per la stagione 2017/2018″.

 



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