“Mercato Europeo del commercio ambulante”, buona affluenza già dalla mattina

Di Redazione | 4 Ottobre 2019 alle 17:08

“Mercato Europeo del commercio ambulante”, buona affluenza già dalla mattina

Presso la Fortezza Medicea e i Giardini la Lizza ci sono oltre 120 espositori aperti dalle 10 alle 24. Questa mattina, taglio del nastro in piazza della Libertà.

Ha fatto registrare già una buona affluenza, fin dalla mattina, il “Mercato Europeo del commercio ambulante” che questa mattina (4 ottobre) ha preso il via nella prima edizione senese. Prima dell’apertura dei banchi, taglio del nastro con Alberto Tirelli, assessore alle Attività Economiche di Siena, Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena, Federico Zelli, vice segretario nazionale Fiva e responsabile del progetto Mercati Europei, Giacomo Errico, presidente nazionale Fiva Confcommercio. Il Mercato andrà avanti per tutto il fine settimana, il 5 e 6 ottobre, i banchi saranno aperti dalle 10 alle 24 presso la Fortezza Medicea e i Giardini la Lizza.

Ci sono oltre 120 espositori che arrivano da tutta Europa, ma anche dall’India, dall’Africa, dal Perù, dall’Egitto, dall’Equador, dal Messico, dagli Stati Uniti e tanti altri paesi. Il 60% del Mercato Europeo sarà fatto da prodotti enogastronomici, poi larghissimo spazio all’artigianato e alle rarità.  La prestigiosa mostra-mercato di prodotti gastronomici e artigianali itinerante è organizzata da Fiva Confcommercio e Confcommercio Siena con il patrocinio del Comune di Siena.

Artigianato e rarità Dall’Europa arrivano le ‘anticaglie’ dell’Unione Sovietica – dalle spillette dell’Armata Rossa a quelle del Kgb, dagli elmetti della seconda guerra mondiale – così come ambra e argento dal Baltico, il parka dalla Francia, i saponi provenzali, i colbacchi. Dal resto del mondo ci sono l’artigianato egiziano, ma anche ecuadoregno, peruviano, africano. Immancabili i prodotti artigianali italiani: tovagliati, telerie, cuscini e tendaggi, articoli e accessori per la bicicletta, foulards in bamboo, pietre e minerali, cosmetici a base d’olio d’oliva, stampe e quadri pop-art, articoli in ceramica e da regalo, resine da giardino, stampi in silicone, incensi e candele. E dalla Francia, cappelli guanti e sciarpe. Dalla Finlandia l’artigianato.

La grande gastronomia Centinaia sono i prodotti. Arrivano dall’Europa, dall’Italia, ma anche dal resto del mondo. Esempi? Dagli Stati Uniti ci sono i muffin, pancakes, cheesecake, pumkin pie. Dalla tradizione araba ci sono il baklava, il sarma. Dal Messico arrivano specialità gastronomiche, così come dal Venezuela, dall’Argentina e dall’india. Da Israele il falafel, lo hummous e il kebab. Dall’Italia arriva il tonno rosso di Favignana, il baccalà alla vincentina, il cous cous trapanese, gli arrosticini abruzzesi, la focaccia ligure. C’è poi l’Europa che fa la parte del leone. Ci sono pane austriaco, la sachertorte, sempre dall’Asutria il gulasch, groestl, wurstel, spaetzle. Dalla Germania c’è la birra bavarese e i Brezen freschi. Ci sono le Specialità tedesche alla griglia. Dal Belgio arriva la birra non pastorizzata. Dalla Gran Bretagna arrivano chutneys, confetture, conserve, formaggi, dall’Olanda minicrepes e poffertjes, dalla Repubblica Ceca la birra. Non mancheranno il cioccolato svizzero, la Paella valenciana e catalana, i biscotti al cocco dal Belgio, il pandolce ungherese. Tra le chicche europee, lo stand irlandese.



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