Minaccia, maltratta e picchia la moglie. Allontanato dalla Polizia un 50enne

Di Redazione | 16 Ottobre 2019 alle 14:58

Minaccia, maltratta e picchia la moglie. Allontanato dalla Polizia un 50enne

Il caso a Poggibonsi. Attivato il codice rosso per la vittima delle violenze, una donna di 36 anni

Minacciava, maltrattava e picchiava la moglie anche di fronte ai figli minori. Per questo un italiano di 50 anni è stato allontanato dalla Polizia di Stato dalla casa familiare, con divieto di avvicinarsi alla vittima. Ad eseguire la misura, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, i poliziotti della Squadra del Commissariato di Poggibonsi, che sono andati a prenderlo presso la sua abitazione nella cittadina Valdelsana.

La misura è stata adottata a seguito di una specifica attività di indagine intrapresa dagli uomini del Commissariato, dopo una denuncia per minacce, maltrattamenti e lesioni sporta dalla moglie dell’uomo. La donna 36enne italiana, ha raccontato alla polizia di aver subito per un lungo periodo, vessazioni fisiche e psicologiche, di essere stata più volte percossa dal marito, tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Campostaggia, per le lesioni procuratele, episodi culminati anche in minacce di morte.

Le continue violenze hanno comportato nella vittima uno stato di timore, prostrazione ed afflizione, fisica e morale, dalla quale è riuscita ad uscire solo attraverso il dettagliato racconto fornito agli investigatori della Polizia di Stato, che hanno immediatamente attivato le procedure previste dal cosiddetto “Codice Rosso”, in linea con le recenti disposizioni normative in materia. Tale protocollo operativo prevede anche l’avvio della vittima di violenze familiari agli appositi centri antiviolenza che, a loro volta, garantiscono un totale supporto psicologico e legale. L’uomo, dopo essere stato allontanato dalla casa familiare, non potrà per il momento, avvicinarsi “ai luoghi frequentati per ragioni di domicilio, di famiglia e di lavoro dalla persona offesa”, per non incorrere in provvedimenti che potrebbero aggravare ancora di più la sua posizione.



Articoli correlati