“Siamo soddisfatti come parti sociali della sensibilità che l’azienda ha mostrato rispetto a quelle che sono state, durante l’ultimo incontro, le nostre richieste. La Paycare ha deciso di fermare la procedura di licenziamento collettivo e di ricorrere, come avevamo noi suggerito, agli ammortizzatori sociali destinati anche nell’ultima finanziaria al settore dei call center”.
Daniela Miniero, segreteria provinciale Fiom Cgil, commenta così la notizia del ritiro del licenziamento di 26 dipendenti da parte di Paycare.
“E quindi da domani partirà subito da parte dell’azienda la richiesta di cassa integrazione in deroga fino a tutto il 2025 – aggiunge Miniero -. In attesa che possa arrivare, speriamo quanto prima, l’esito della commessa che dovrebbe assicurare lavoro a al sito di Monteriggioni. Credo che sia un atteggiamento da parte dell’azienda che possa servire anche da monito per le altre aziende che vivono momenti di crisi, perché tutti possano capire che il modello di risoluzione delle crisi aziendali non è necessariamente quello di procedere verso un licenziamento o una riduzione di diritti dei lavoratori. Si esce dalla crisi insieme, siamo tutti parte importanti delle aziende, sia parte imprenditoriale ma soprattutto forza lavoro e il mantenimento delle professionalità. E il primo vero investimento che un’azienda lungimirante fa. Quindi soddisfatti.
Oggi saremo al MIT per un’altra crisi aziendale e sarà l’occasione per ricordare e sottolineare anche in quel Ministero che Siena sta vivendo un momento veramente drammatico da un punto di vista di tenuta del livello occupazionale e che bisogna agire con tutti gli strumenti normativi messi a disposizione in maniera repentina. Quindi la richiesta che arriverà da parte della Paycare per accedere a quei fondi a quei a quella cassa integrazione in deroga deve trovare assolutamente un accoglimento positivo e in tempi anche abbastanza stringenti”.