Morti bianche nel senese, i sindacati: "Emergenza sociale, serve fare formazione e monitoraggio"

Due drammatiche morti sul lavoro sconvolgono il territorio, per Cgil e Cisl la questione non è più rinviabile

Di Redazione | 3 Maggio 2023 alle 19:00

È precipitato nel vano del montacarichi mentre era intento a spostare pancali con un muletto all’interno della cantina del Castello di Monsanto. È morto così, alle 16,20 di ieri pomeriggio, Marco Meiattini, 55 anni di Sinalunga da qualche anno residente a Staggia nel Comune di Poggibonsi. Un volo di 6 metri che è costato la vita all’operaio: è morto sul colpo tra le lamiere del mezzo da lavoro.  Una morte terribile, davanti agli occhi dei colleghi. il giorno dopo il 1° maggio, la Festa dei lavoratori. Una emergenza sociale, la definisce la Cgil. “Bisogna fare di più nella battaglia per la sicurezza sul lavoro, a partire dall’aumentare il personale preposto ai controlli, perché morti e incidenti sul lavoro sono insopportabili e inaccettabili. E’ una emergenza nazionale che colpisce nella maniera più drammatica i lavoratori e le loro famiglie, urgono investimenti seri da parte della politica e delle istituzioni”.

“Non è solo quel è che successo in 5 giorni con i due decessi, ci viene consegnato ormai un tema cui non si può più fuggire – sottolinea il segretario Cgil Siena Fabio Seggiani – si deve intervenire su vari temi e correggere il sistema, formando sul lavoro in sicurezza e sulla consapevolezza dei rischi, ogni postazione di lavoro comporta dei rischi, questo va compreso culturalmente”.

La morte di Meiattini arriva a distanza di pochi giorni da quella dell’operaio edile a San Gimignano  morto alla vigilia della giornata Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.  “Una piaga del nostro tempo, cui non possiamo rimanere indifferenti – ha affermato a gran voce il presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo – Dobbiamo dare risposte concrete, tutti insieme, stringendosi alle famiglie che hanno perso i loro cari”. Nel primo trimestre del 2023 sono morte sul lavoro in Italia oltre 200 persone e i dati sono drammaticamente in crescita, per questo anche nel nostro territorio per la Cisl servono investimenti e formazione. “I soldi spesi in formazione non sono mai buttati via – aggiunge Riccardo Pucci segretario Cisl Siena – non si può continuare così, i numeri aumentano a dismisura, bisogna mettersi insieme agli enti bilaterali, imprese e parti sociali per tavolo e fare monitoraggio”.



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