Nascita podalica senza cesareo a Campostaggia

La testimonianza della neomamma: “Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito”

Di Redazione | 16 Luglio 2022 alle 9:00

Nascita podalica senza cesareo a Campostaggia

“Tutto ok, ho solo un dolore lieve. La bimba sta bene, si attacca al seno ed è vivace”.  Sembrerebbe un commento come tanti di una puerpera, eppure la storia di Anna, nome di fantasia, e di sua figlia è particolare. Domenica 10 luglio a Campostaggia, la neomamma ha partorito naturalmente nonostante la piccina fosse in posizione podalica. Usualmente, in questi casi si programma un cesareo, più sicuro. E anche per Anna l’operazione era prevista tra tre settimane. Però la sua piccola ha avuto fretta di uscire ed ha accelerato i tempi.

“Inizialmente non pensavo che fosse giunto il momento della nascita, e invece arrivata a Campostaggia ho iniziato a sentire che forse c’ero, ad ogni contrazione mi veniva da spingere”,  dice Anna..

La mamma partoriente è stata prontamente presa in carico dallo staff del dipartimento di Ostetricia e ginecologia di Campostaggia, in particolare dalle ostetriche Serena Moretti, Valentina Torrente ed Erica Bianchi, e dalle ginecologhe Alessandra Gatti e Chiara Voltolini. Quest’ultima spiega la difficoltà di una nascita podalica naturale: “Vi è un aumentato rischio per il neonato di asfissia, lesioni traumatiche e mortalità. Per questo viene programmato il cesareo. In questo caso lo stadio avanzato del travaglio ha impedito anche il ricorso a quello di urgenza. La bimba è nata applicando le classiche manovre di assistenza al parto podalico per facilitare l’estrazione degli arti e il disimpegno della testa fetale. È andata bene, la piccola ha pianto subito”.

Fra l’altro la nascita complessa di domenica mattina a Campostaggia segue un altro parto difficile, causato da una distocia di spalla, avvenuto nella stessa struttura giovedì sera.

Il direttore di Ginecologia e ostetrica dell’ospedale valdelsano Massimo Gabbanini è felice del suo team: “Sono orgoglioso, tutti il personale presente ha reagito con prontezza in una situazione tutt’altro che facile. Mi piace sottolineare come il nostro sia un lavoro di equipe, dove tutti, dalle ginecologhe alle ostetriche, passando da pediatri e anestesisti, collaborano per aiutare i nascituri e le loro mamme”.

La squadra del dottor Gabbanini resterà sicuramente nel cuore di Anna: “Siamo state accolte bene da tutto lo staff. Mi hanno tranquillizzata, sono al primo parto e per me è tutto nuovo. Ci hanno fatto un bel regalo di compleanno”. Sì, perché Anna e sua figlia da domenica potranno festeggiare assieme il 10 luglio, giorno in cui entrambe sono nate.



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