È iniziata a pieno ritmo la 14esima edizione dell’Orcia Wine Festival, la kermesse enologica che dà risalto ad una delle eccellenza della Val d’Orcia: il vino Orcia Doc. Edizione speciale che celebra anche i 25 anni della denominazione nata nel 2000 e che in questi giorni si ritrova con i tanti vignaioli e imprenditori agricoli valdorciani al centro della mostra mercato più caratterizzante della Val d’Orcia.
“È una bellissima occasione questa per ritrovarsi per celebrare i 25 anni del Consorzio che in pochi anni, se si considerano i tempi lunghi del vino, ha fatto veramente tantissima strada – spiega Elena Salviucci, Presidente della Strada del Vino Orcia -. E lo dimostrano anche le presenze di questi giorni e il grande interesse che c’è intorno ai nostri vini. Quindi un’occasione, ovviamente, per scoprire il territorio, usando la ‘scusa’ del vino Orcia”.
Le sale dei Palazzo Chigi di San Quirico d’Orcia, dove si svolge la manifestazione, sono prese d’assalto in ogni momento del giorno con una platea di wine lovers massiccia e soprattutto caratterizzata da gente giovane, molto interessata e informata dal prodotto.
“Stiamo vedendo anche proprio qui, ai nostri banchi d’assaggio, tantissimi ragazzi molto interessati al vino, ma anche interessati alla storia e alla cultura del territorio – prosegue Salviucci -. E chiaramente questo è esattamente il tipo di turismo che ci auspichiamo per la Val d’Orcia perché è un turismo attento alla sostenibilità e quindi direi anche questo è un segnale assolutamente positivo”.
Si tratta dell’occasione per conoscere approfonditamente la Val d’Orcia, attraverso il suo vino, la sua “cartolina liquida” come amano definirlo i tanti produttori del Consorzio Vino Orcia.
“Ci piace questa definizione perché la Val d’Orcia non è solo un paesaggio naturale, ma è anche e soprattutto un paesaggio che è frutto del lavoro, in primis, degli agricoltori e quindi anche dei vignaioli – prosegue la Presidente Salviucci -. E quindi riuscire a trasmettere questo concetto in modo da far vedere anche le nostre colline con occhi diversi a chi le attraversa, con la consapevolezza anche di quanto sia difficile e faticoso mantenere questo paesaggio intatto, credo che sia uno degli obiettivi più importanti che ci siamo dati in questi anni e che in qualche modo stiamo raggiungendo anche grazie a manifestazioni di questo tipo”.