Piscine al collasso, Pacciani: "Soluzioni immediate o sarà la fine"

Oggi la "serrata" degli impianti gestiti da Uisp. "Le restrizioni dovute alla pandemia e il caro bollette mettono a rischio la sopravvivenza degli impianti"

Di Redazione | 6 Febbraio 2022 alle 15:08

Piscine al collasso, Pacciani: "Soluzioni immediate o sarà la fine"

“Il settore delle piscine è uno di quelli più colpiti dalla pandemia. Le piscine sono state le strutture chiuse più a lungo, tra le prime a dover inserire l’obbligo di green pass per l’accesso, un settore che ha visto una perdita esponenziale di fruitori e conseguentemente di fatturato. Nonostante i sacrifici dei gestori per riequilibrare costi e introiti arriva negli ultimi mesi il “caro bollette” che mette a rischio la sopravvivenza delle attività”.

Simone Pacciani, presidente Uisp Siena spiega le motivazioni che hanno portato alla ‘serrata delle piscine’ per la giornata di oggi, 6 febbraio. Un gesto forte per richiamare l’attenzione degli enti locali e soprattutto del governo sulla situazione drammatica del comparto.

“Faccio un esempio – prosegue Pacciani -: noi, solo su un impianto, se a dicembre dello scorso anno, per la luce avevamo pagato 9mila euro, quest’anno la bolletta è arrivata a 16mila. Un aumento spropositato e insostenibile, che sarebbe stato difficile sostenere anche se fossimo stati a pieno regime con gli ingressi. In un contesto in cui si viaggia sul 30-35% di fatturato rispetto all’anno precedente (negli ultimi due anni abbiamo perso oltre 1 milione di euro di incassi), è impossibile da fronteggiare e garantire l’apertura degli impianti.

Vogliamo attenzione – aggiunge ancora il presidente Uisp – perchè ultimamente ce n’è stata poca sia verso il nostro settore, sia verso lo sport e il diritto di fare sport in generale. E poi chiediamo di trovare tutti insieme delle soluzioni per permettere alle strutture di rimanere aperte. Questo non è un problema solo dei gestori, ma diventerà anche delle amministrazioni locali che, insieme a noi, sono quelli che hanno sulle spalle il peso di dover garantire dei servizi, senza però avere le risorse per sostenere le perdite economiche e l’aumento dei costi”.

 



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